• Le reologia dei leganti bituminosi stradali: studio delle proprietà meccaniche a seguito di processi di “aging” in laboratorio
  • The rheology of the bituminous binder:mechanical properties investigation after laboratory aging process
  • Petretto, Francesco <1983>

Subject

  • CHIM/05 Scienza e tecnologia dei materiali polimerici
  • ICAR/04 Strade, ferrovie ed aeroporti

Description

  • Lo studio effettuato pone le sue basi sulla ricerca di materiali stradali che combinino ad elevati standard prestazionali, la riduzione dell’impatto ambientale in fase realizzativa e manutentiva. In particolare il seguente lavoro si occupa dello studio di 7 leganti modificati con polimeri ed additivati con cere. I primi infatti conferiscono alla miscela maggiore elastoplasticità, incrementandone la durabilità e la resistenza a fatica. Nei secondi la presenza del materiale paraffinico contribuisce a ridurre la viscosità del bitume, consentendo un notevole abbassamento della temperatura di produzione e stesa della miscela. Numerosi studi hanno dimostrato che le caratteristiche meccaniche della pavimentazione sono fortemente influenzate dal grado di ossidazione delle componenti organiche del bitume, ovvero dal fenomeno dell’invecchiamento o aging. Pertanto allo studio reologico del bitume, si sono affiancate prove di simulazione dell’ invecchiamento nel breve e lungo termine. In fase di ricerca sperimentale si sono analizzati i leganti modificati ed additivati secondo la teoria della viscoelasticità, simulando le reali condizioni di carico ed invecchiamento alle quali il bitume è sottoposto. Tutte le prove di caratterizzazione reologica avanzata sono state effettuate mediante l’utilizzo del DSR (Dynamic Shear Rheometer - UNI EN 14770 ) in varie configurazioni di prova e l’invecchiamento a breve termine è stato simulato mediante RTFOT (Rolling thin film oven test -UNI EN 12607-1). Si è proposto inoltre una nuova procedura di aging invecchiando il bitume alla temperatura di Twork, ovvero a quel valore della temperatura tale per cui, in fase di messa in opera, si avrà una distribuzione molecolare omogenea del modificante all’interno del bitume.
  • The use of modified asphalt binders in hot-mix asphalt has steadily increased over the past several decades. Modified asphalt binders currently make up over 20% of paving grade asphalt laid in all over the world, and the percentage continues to grow. In these recent years, the Warm Mix Asphalt (WMA) are spreading widely in the new road constructions and pavement rehabilitations. The main intent of WMA is to produce mixtures with similar strength, durability, and performance characteristics as traditional hot mixes using substantially reduced production temperatures. The pavement technology combine the use of polymer with the warm additive, that it will be the main core of this research. However, selecting appropriate temperatures for handling these binders has been an issue with the use of wax – polymer modified asphalt binders. The traditional method of determining appropriate mixing and compaction temperatures for an asphalt binder is based on relatively simple viscosity measurements of the asphalt. However, this method often yields excessively high temperatures for many modified binders that have caused concerns with degradation of the binder’s properties and emission problems in laboratories during preparation of samples and during production and placement of asphalt mixtures in the field.

Date

  • 2013-05-24

Type

  • Doctoral Thesis
  • PeerReviewed

Format

  • application/pdf

Identifier

urn:nbn:it:unibo-10398

Petretto, Francesco (2013) Le reologia dei leganti bituminosi stradali: studio delle proprietà meccaniche a seguito di processi di “aging” in laboratorio, [Dissertation thesis], Alma Mater Studiorum Università di Bologna. Dottorato di ricerca in Ingegneria geomatica e dei trasporti , 25 Ciclo. DOI 10.6092/unibo/amsdottorato/5635.

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