• Inimmaginabile e progetto. Architettura e memoria nei luoghi della Deportazione
  • Designing the unconceivable. Architecture in the "lieux de mémoire" of the Holocaust
  • Luccaroni, Andrea <1974>

Subject

  • ICAR/14 Composizione architettonica e urbana

Description

  • La memoria pubblica della Sho'ah è inscritta in una quantità proliferante di immagini e spazi memoriali. Ciò è riscontrabile in modo particolare nei principali "siti dello sterminio" assurti a simbolo nel corso degli anni, mentre molti altri "luoghi di memoria" della Deportazione soffrono di una condizione di intrinseca debolezza. Essa è riconducibile in primo luogo alla fragilità del dato materiale, i cui resti ormai privi di eloquenza risultano difficili da interpretare e conservare, in secondo luogo alla sovrapposizione di memorie concorrenti venutesi a determinare in conseguenza dei riusi successivi a cui queste strutture sono spesso andate soggette dopo la guerra, infine alla difficoltà di rendere espressione compiuta alla tragedia della Deportazione. Il caso del campo di Fossoli è paradigmatico: esso interroga la capacità del progetto di "dare forma" al palinsesto delle memorie, rendendo possibile il riconoscimento ed esplicitando una significazione delle tracce, senza aggiungere ulteriori interpretazioni. Lo spazio e il paesaggio, in quanto linguaggi indentitari, possono offrirsi come strumenti da questo punto di vista. Michel De Certeau vi fa riferimento quando afferma che lo spazio coincide con «l’effetto prodotto dalle operazioni che lo orientano, che lo circostanziano, o temporalizzano e lo fanno funzionare come unità polivalente di programmi conflittuali o di prossimità contrattuali». Lo spazio gioca un ruolo cruciale nel conformare l'esperienza del presente e allo stesso tempo nel rendere visibili le esperienze passate, compresse nella memoria collettiva. Lo scopo di questa ricerca è interrogare le potenzialità spaziali del luogo, considerate sotto il profilo culturale e semantico, come valida alternativa alla forma-monumento nella costruzione di una o più narrazioni pertinenti della memoria.
  • The public memory of the Holocaust has been inscribed in a proliferating number of images and memorial spaces. This is partcularly true for the main concentration sites, which have become symbols in times, while many other "lieux de mémoire" of the Deportation still suffer for a condition of intrinsic weakness. This circumstance should be connected to the frailty of material remains, whose debris are often hard to be preserved and interpreted, and to the overlapping of competing memories originated by the frequent reuse of these places by different communities, after the war. The case study of the former Fossoli concentration camp clearly represents this condition, as it question the capability of architecture in giving form to the palimpsest of memories allowing its layers to be recongnizable, in making visible the invisible without imposing new rhetorical meanings. The specific features of space and landscape can be instrumental to mediate between the need for eloquence and the articulation of memories. Indeed, space could be effectively considered as a language capable of expressing things not necessarly connected with restricted spatial meanings: Michel De Certeau wrote about space as «the product of crossing actions which give to it orientation, meaning and time references, and make it work as a multiple unity of conflictual programs». Thus space – being it a urban place, a border, a larger territorial area or else – plays a crucial role in framing our present experience while, at the same time, making it present the past experiences compressed in collective memory. The aim of this work is to investigate how distinct spatial entities, considering their cultural and collective significance, can be used to implement such an interaction of topological features and meaning, making it possible to consider them as consistent spatial narrations of memories.

Date

  • 2015-06-04

Type

  • Doctoral Thesis
  • PeerReviewed

Format

  • application/pdf

Identifier

urn:nbn:it:unibo-14555

Luccaroni, Andrea (2015) Inimmaginabile e progetto. Architettura e memoria nei luoghi della Deportazione, [Dissertation thesis], Alma Mater Studiorum Università di Bologna. Dottorato di ricerca in Architettura , 27 Ciclo. DOI 10.6092/unibo/amsdottorato/6981.

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