• Drammaturgia del sacro prima e dopo il padiglione della Santa Sede alla 55a Biennale di Venezia
  • Dramaturgy of the sacred. Before and after the pavilion of the Holy See at the 55th Venice Biennale
  • Gabriele, Marta <1983>

Subject

  • L-ART/03 Storia dell'arte contemporanea

Description

  • La ricerca tenta di analizzare la relazione ambigua tra il sacro e l’arte contemporanea alla luce di eventi recenti: la partecipazione del padiglione della Santa Sede alla 55a e alla 56a Biennale d’Arte di Venezia. Arte e sacro in passato, nella loro reciproca dipendenza, rivelavano la dimensione essenziale e originaria dell’uomo; rivelavano la condizione rituale, cultuale, individuale e collettiva, che risponde alla primaria sacralità della vita. Questo tipo di osmosi è stata sostituita da singole entità non più sovrapponibili in un’era secolarizzata. L’arte può esprimere un’aura di sacralità, considerando la prevalenza dei suoi aspetti secolari? Cos’è che definisce l’arte sacra? Possiamo parlare di arte sacra o lavoro secolare sul sacro? Alcune sezioni riguardano la negoziazione di simboli sacri nell’arte contemporanea, specialmente nel rapporto tra figurativo e a-figurativo; nella committenza ecclesiale, arte e liturgia; nella retorica della citazione del sacro, tra ironia e blasfemia. Le riflessioni aprono un campo d’indagine che considera l’arte come interazioni di prospettive plurime: storica, filosofica, antropologica e psicologica. Questo lavoro tenta di analizzare il ruolo dell’immagine sacra nel contemporaneo, nell’era del disincanto, alla luce di questo ritrovato interesse per il sacro appunto e per una ormai obsoleta storiografia dell’arte, che tenta di mutuarsi in storia delle immagini.
  • The research tries to analyze the ambiguous relationship between the sacred and contemporary art in the light of recent events: the pavilion of the Holy See at the 55th and 56th Venice Biennale. Art and sacred, in the past, in their mutual dependence, revealed the essential and original dimension of man; they revealed the ritual, cultish, individual and collective condition, that responds to the primary sacredness of life. This kind of osmosis has been replaced by individual entities that no longer overlap in the secularized era. Can art express an aura of sacredness, considering the prevalence of its secular aspects? What is it that defines the sacred art? Can we talk about sacred art or secular work on sacred? Some section of the thesis concerns the negotiation of sacred symbols in contemporary art, especially in: figurative and a-figurative art; religious patronage, art and liturgy; rhetoric of the sacred quote between irony and blasphemy. Reflections open up the field of investigation and consider art as a result of the interaction between plural perspectives: historical, philosophical, anthropological and psychological. So this work attempts to analyze the role of the sacred image in contemporary era, the era of disenchantment, in the light of this renewed interest in the sacred and in the obsolete historiography of art, that tries to become history of images.

Date

  • 2016-05-31

Type

  • Doctoral Thesis
  • PeerReviewed

Format

  • application/pdf

Identifier

urn:nbn:it:unibo-18572

Gabriele, Marta (2016) Drammaturgia del sacro prima e dopo il padiglione della Santa Sede alla 55a Biennale di Venezia, [Dissertation thesis], Alma Mater Studiorum Università di Bologna. Dottorato di ricerca in Archeologia e storia dell'arte , 28 Ciclo. DOI 10.6092/unibo/amsdottorato/7479.

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