• Messa alla prova e mediazione. Discrezionalità degli attori e pratiche di utilizzo
  • Probation and mediation: discretion of the Juvenile Justice System operators and concrete application
  • Carlone, Teresa <1987>

Subject

  • SPS/12 Sociologia giuridica, della devianza e mutamento sociale

Description

  • Lo scopo della ricerca qui presentata è comprendere e tentare di spiegare, utilizzando due studi di caso, il Tribunali per i Minorenni dell’Emilia Romagna e del New Jersey, come la cultura della mediazione, e quella di riferimento del Restorative paradigm, possa essere legata alla discrezionalità soggettiva (favorevole o meno) degli operatori del sistema di giustizia minorile. In tale prospettiva, si cercherà di cogliere, all’interno del più ampio discorso sulla discrezionalità degli attori del processo penale minorile, l’importanza di fattori peculiari (quali la socializzazione lavorativa degli operatori, le prassi consolidate nei Tribunali e negli USSM, la collaborazione o mancata coordinazione tra gli attori stessi) negli orientamenti delle scelte di strumenti alternativi propri della restorative justice entro misure di intervento per giovani autori di reato. Trattandosi di un case study, non vi è alcuna pretesa di esaustività o generalizzabilità dei risultati ottenuti; essi, tuttavia, potrebbero rappresentare un significativo ed utile momento di riflessione dal quale (ri)partire per definire nuove procedure da attivare in questo ambito come, peraltro, da richiesta degli Organismi Comunitari, Europei e sovranazionali. A tal fine, si è scelto di individuare uno specifico istituto giuridico – peculiare del processo penale minorile – la messa alla prova (MAP) che, meglio di altri, permette la concreta applicazione di uno strumento della giustizia riparativa quale è la mediazione penale fra vittima e autore di reato. La comparazione con la realtà statunitense, nello specifico, mira ad arricchire l’analisi ponendo a confronto l’impiego di strumenti di giustizia riparativa – con particolare attenzione alle pratiche mediative – nei due contesti considerati. Il Nord America, patria natia dei programmi di diversion e della restorative justice, si configura come termine di paragone ideale per sviluppare una riflessione approfondita rispetto all’attenzione rivolta alle vittime e al consolidamento di una cultura della giustizia riparativa.
  • The aim of the research is to understand and attempt to explain, using the case study of Juvenile Courts in Emilia Romagna and New Jersey how the mediation culture could be shaped according to the personal discretion of the professional of the juvenile justice system. In this perspective, the research wants to demonstrate the importance, within the wider prospect of the high discretion of the Juvenile Justice System operators, that some specific factors (socialization in the work environment, well-established procedures in the Court and among the social services, collaboration or lack of cooperation of the workers) can contribute to the choice of alternative sanctions for juveniles. Using a case study approach doesn’t allow to gather quantitative data and obtain general results, but it will represent a significant and useful consideration from which we can (re)start to define new procedure in the field of Juvenile Justice, as required by the major European and International Organization [i.e.“Directive 2012/29/UE of the European Parliament and the Council, establishing minimum standards on the rights, support and protection of victims of crime, and replacing Council Framework Decision 2001/220/JHA]. The selection of one specific legal institution, probation, – related particularly to the Juvenile criminal procedure – seems to be the best choice in order to understand the concrete application of the mediation between the young author and his victim. The connection with the US aims to enrich the entire analysis and to make a comparison of the use of restorative justice instruments – focusing specifically on mediation – between the two Countries considered. The US is the birthplace of diversion programs and restorative paradigm, therefore it represents an important element of reflection regarding the attention of the system towards victims (their needs and feelings, for example) and the possible creation of a new restorative justice culture.

Date

  • 2016-06-09

Type

  • Doctoral Thesis
  • PeerReviewed

Format

  • application/pdf

Identifier

urn:nbn:it:unibo-18710

Carlone, Teresa (2016) Messa alla prova e mediazione. Discrezionalità degli attori e pratiche di utilizzo, [Dissertation thesis], Alma Mater Studiorum Università di Bologna. Dottorato di ricerca in Sociologia , 28 Ciclo. DOI 10.6092/unibo/amsdottorato/7350.

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