• Riflessione teorica e concezione compositiva dell'ultimo Gentilucci: 1977-1989
  • Theoretical thought and creative concept in the last Gentilucci: 1977-1989
  • Boni, Monica Arnalda <1964>

Subject

  • L-ART/07 Musicologia e storia della musica

Description

  • La ricerca si prefigge di definire l’orizzonte teorico entro il quale l’esperienza compositiva di Armando Gentilucci (Lecce 1939 – Milano 1989) ha preso forma e conosciuto uno specifico sviluppo. Il lavoro, condotto in parallelo su fonti testuali e musicali anche inedite, poste a corredo delle argomentazioni o riportate in apparato, assume la fine dell'impegno politico degli anni 1963-76 come avvio di un percorso artistico consapevole e disposto all'autoriflessione. Negli anni Ottanta, in cui ripiegamento e introspezione erano subentrati alla “finis avanguardiae”, Gentilucci approfondisce la nozione filosofica di molteplice e difende a oltranza il valore della sperimentazione. In “Oltre l’avanguardia un invito al molteplice” l’autore dichiara di aver assunto la poetica del timbro come categoria compositiva principale e in altri scritti come “György Ligeti oggi”, ammette il suo debito verso la lezione del compositore ungherese, mentre nell’inedito “Attraverso i sentieri del comporre”, dato integralmente in appendice, il compositore abbozza una prima descrizione normativa del proprio linguaggio. Gli assunti di natura teorica e gli enunciati tecnico-compositivi sono stati posti al vaglio delle composizioni citate negli scritti (“Mensurale”, “Il tempo sullo sfondo”, “Voci dal silenzio”) e confrontati con i piani formali, gli abbozzi e i numerosi costrutti annotati dal compositore. L’analisi dei procedimenti, condotta sulle partiture e sui materiali pre-costruttivi, ha riportato l’oggetto del discorso teorico di Gentilucci entro uno specifico sistema, noto agli studiosi come campo di altezze e ha permesso di rintracciare nella composizione inedita riprodotta in appendice (“Contrasto”) gli indizi genetico-preparatori di un’originale poetica del tempo in via di definizione. L’indagine sugli impieghi delle tecniche analizzate (campo, permutazioni, velocità di scorrimento) è proseguita nelle partiture della seconda metà degli anni Ottanta (“Il chiarore dell’Utopia”, “Le clessidre di Dürer”, “Azzurri abissi”, “Frammenti sinfonici da Moby Dick”) alla luce della recezione della poetica di quegli anni, basata sul rapporto figura/sfondo.
  • The aim of the research is to define the theoretical horizon within which the compositional experience of Armando Gentilucci (Lecce 1939 - Milan 1989) has taken shape and undergone a specific development. The parallel survey of textual and musical sources, even unpublished, which are provided beside the argumentations, takes the end of the political engagement, relevant in the years 1963-76, as the start of a conscious and self-reflective artistic journey. In the 1980s, when introspection follows the "finis avanguardiae", Gentilucci deepens the philosophical notion of “molteplice” and defends the value of experimentation. In "Oltre l’avanguardia. Un invito al molteplice" the author claims to have taken the poetics of the timbre as a main compositional category and in other writings, such as “György Ligeti oggi”, admits his debt towards the lesson of the Hungarian composer, while in the unpublished “Attraverso i sentieri del comporre”, here given in full-text, the composer sketches a description of his own language. Theoretical assumptions and technical-compositional statements have been placed under the scrutiny of the works mentioned in his writings ("Mensurale", "Il tempo sullo sfondo", "Voci dal silenzio") and compared with formal plans, sketches and other constructs annotated by the composer. The analysis of the proceedings, carried out on the scores and on pre-constructive materials, brought the subject of Gentilucci's theoretical discourse into a specific system, known to scholars as fields of fixed-pitch notes and allowed to trace in the unpublished work given in appendix ("Contrasto") the genetic-preparatory clues of his time poetry. The survey on the uses of the techniques analyzed (fields, permutations, sliding speed) proceeds in the works of the second half of the eighties ("Il chiarore dell’utopia", "Le clessidre di Dürer", "Azzurri abissi", "Frammenti sinfonici da Moby Dick ") in light of the acceptance of the widespread poetics based on the figure/ground relationship.

Date

  • 2017-06-12

Type

  • Doctoral Thesis
  • PeerReviewed

Format

  • application/pdf

Identifier

urn:nbn:it:unibo-20705

Boni, Monica Arnalda (2017) Riflessione teorica e concezione compositiva dell'ultimo Gentilucci: 1977-1989, [Dissertation thesis], Alma Mater Studiorum Università di Bologna. Dottorato di ricerca in Cinema, musica e teatro , 28 Ciclo. DOI 10.48676/unibo/amsdottorato/7880.

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