• E' possibile giustificare moralmente l'obiezione di coscienza in campo medico?
  • Minerva, Francesca <1981>

Subject

  • IUS/20 Filosofia del diritto

Description

  • Scopo di questa tesi di dottorato è stabilire se l’obiezione di coscienza in ambito medico sia moralmente giustificabile. Esistono essenzialmente tre tipi di rifiuto motivati dall’obiezione di coscienza (1) rifiuto di informare un paziente relativamente alle opzioni terapeutiche come ad esempio l’uso di un contraccettivo di emergenza o l’interruzione volontaria di gravidanza (2) rifiuto di rinviare un paziente che chiede un particolare intervento (o terapia) presso un collega non obiettore (3) rifiuto di svolgere in prima persona una certa attività richiesta dal paziente Per rispondere a questo interrogativo si è svolta un’analisi filosofico-morale dei principali argomenti utilizzati dalla letteratura su questo tema per giustificare o per negare un diritto morale all’obiezione di coscienza degli operatori sanitari. Il diritto degli operatori sanitari all’integrità morale e a non essere complici di attività ritenute immorali dev’essere infatti confrontato con il diritto dei pazienti ad avere un’assistenza sanitaria efficiente, a poter compiere scelte autonome riguardo alla propria salute e ad essere informati relativamente a tutte le opzioni terapeutiche disponibili. Nel corso dell’intero lavoro è stato dimostrato come suddetti diritti dei pazienti sono facilmente e frequentemente violati a causa dell’incidenza dell’obiezione di coscienza in ambito medico. L’analisi condotta nel corso del lavoro di tesi si concentra fondamentalmente su quattro importanti aspetti del problema quali diritto all’integrità morale dell’ operatore sanitario, obblighi professionali, cooperazione al male e laicità dello stato. Alla fine del lavoro di analisi si è giunti alla conclusione che: le obiezioni di tipo (1) e (2) non sono mai moralmente giustificabili perché comportano sempre una violazione dei diritti fondamentali del paziente. Le obiezioni di coscienza di tipo (3) sono moralmente accettabili solo quando non impongono un peso eccessivo al paziente, vale a dire quando il rinvio presso un collega non obiettore è veloce, sicuro e agevole. Tuttavia le condizioni ideali in cui vengono rispettati i criteri minimi di ammissibilità dell’obiezione di coscienza di tipo (3) non si verificano quasi mai nella realtà dei fatti (per ragioni ampiamente spiegate nel corso del lavoro), per cui tali obiezioni risultano in pratica solo raramente accettabili da un punto d vista morale.
  • This dissertation investigates whether conscientious objection in medicine is morally justifiable. I first distinguish between three types of conscientious objection: (1) where health workers refuse to inform a patient about a possible therapeutic option as an emergency contraceptive or a vaccination or an abortion, (2) where health workers refuse to refer a patient who asked for a certain medicine or intervention to a willing colleague and (3) where health workers refuse to personally engage in a certain therapeutic activity. I then consider the most important arguments used to justify or to deny a moral right to conscientious objection among health workers. The rights to moral integrity and to not be an accomplice to activities one considers immoral ground the main arguments used to defend a right to conscientious objection by health workers. On the other hand patients have rights to make autonomous decisions about their own healthcare, to be informed about the therapeutic options available, to have access to legal and safe treatments and to an efficient health care system. These patients' rights are very likely to be violated when many health workers refuse to practice certain activities because of their conscientious objections to them. My analysis focuses on four relevant aspects of this issue : a right to moral integrity, professional duties, cooperation with evil and secularism. I reach the conclusion that conscientious objections of types (1) and (2) are never justifiable, as they always violates a patient’s rights to be informed, to decide autonomously, and to have access to the best therapies. I conclude that conscientious objections of type (3) are justifiable just when they don’t impose an unreasonable burden on the patient, which means, in practice, that making a referral is immediate, safe and easy. However I also show that this is rarely the case, so that conscientious objections of type (3) are rarely morally justifiable.

Date

  • 2010-06-09

Type

  • Doctoral Thesis
  • PeerReviewed

Format

  • application/pdf

Identifier

urn:nbn:it:unibo-2301

Minerva, Francesca (2010) E' possibile giustificare moralmente l'obiezione di coscienza in campo medico?, [Dissertation thesis], Alma Mater Studiorum Università di Bologna. Dottorato di ricerca in Diritto e nuove tecnologie: indirizzo Bioetica , 22 Ciclo.

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