• INCORPOREAL CITIES. Dalle città creative al commoning design delle comunità progettanti
  • INCORPOREAL CITIES. From creative cities to the commoning design of engaged communities
  • Vai, Elena <1970>

Subject

  • ICAR/13 Disegno industriale

Description

  • L’ambito della ricerca si riferisce al tempo, ai processi, alle pratiche e agli strumenti del design, espressi negli eventi progettati quali agenti di trasformazione nella relazione tra individuo, comunità e territorio. Il contesto è la città contemporanea entrata in un processo di mutazione continua, complice la crisi economico-finanziaria del 2007, e trasformata dagli effetti delle tecnologie abilitanti digitali, una condizione oggi amplificata dall’epidemia da Coronavirus. La grande crisi del capitalismo finanziario ha privato le pubbliche amministrazioni delle risorse e delle politiche di sostegno alla trasformazione urbana top down, mentre le tecnologie abilitanti hanno accelerato e reso inabili i tradizionali processi di relazione tra soggetti. La crisi attuale sta incentivando la migrazione dei comportamenti sociali dall’ambiente naturale verso l’ambiente virtuale, sostituendo l’esperienza fisica nello spazio-tempo della città con l’esperienza digitale, a vantaggio dell’incorporeità. I segnali deboli testimoni di questo processo di trasformazione sono l’emergere di piattaforme interattive che abilitano modelli in co-design di sviluppo, produzione, distribuzione e comunicazione, grazie a software open-source e licenze creative commons che incentivano processi di coinvolgimento bottom up. Queste modalità per creare e collaborare si fondano su metodologie mutuate dal design, su pratiche diffuse quali crowdsourcing e crowdfunding, su azioni informali ed eventi temporanei che contano sulle tecnologie abilitanti e sulla partecipazione di comunità di interesse. La ricerca si è sviluppata a partire da un regesto di casi internazionali per contestualizzarsi nell’esperienza delle grandi città italiane e infine passare alla applicazione sul campo nella città di Bologna, dove ho praticato l’esperienza di ricerca field in Bologna Design Week. L’ipotesi dimostrata è che gli eventi progettati possano essere uno strumento di riattivazione culturale e di cura delle comunità; una strategia di orientamento delle identità mutanti nella città contemporanea; un insieme di pratiche reiterabili di commoning design, creatività, tecnologie digitali e storytelling.
  • The research topic refers to time, processes, practices and tools of design, expressed in the designed events as agents of trans-formation in relation to the individual, the community and the territory. The context is the contemporary city affected by a process of continuous mutation, due to the economic and financial crisis since 2007 onward, and transformed by the effects of digital enabling technologies, whose changing condition has now ampli-fied by the Coronavirus epidemic. The great crisis of financial capitalism has deprived public administrations of resources and policies to support top-down urban transformation, while enabling technologies have accelerated and disabled the traditional processes of relationships between subjects. The current crisis is encouraging the migration of social behaviors from the natural environment to the virtual environment, replacing the physical space-time experience of the city within the digital experience, at the advantage of incorporeal. The weak signs witnessing this transformation process are the emergence of interactive platforms that enable co-design models for development, production, distribution, communication. Thanks to open-source software and creative commons licenses, they encourage bottom-up engagement processes. These techniques to create and collaborate are based on methodologies bor-rowed from design; on widespread practices such as crowdsourcing and crowdfunding; on informal actions and temporary events that rely on enabling technologies and the participation of communities of interest. The research developed from a record of international cases; up to contextualize the experience of large Italian cities. It finally moves on, assuming the city of Bologna as application field, where I experience the research topic through Bologna Design Week. The demonstrated hypothesis is that the designed events can be assumed as a tool for cultural reactivation and community care; as a strategy for orienteering changing identities in the contemporary city; as a set of repeatable practices of commoning design, creativity, digital technologies and storytelling.

Date

  • 2021-03-19

Type

  • Doctoral Thesis
  • PeerReviewed

Format

  • application/pdf

Identifier

urn:nbn:it:unibo-27498

Vai, Elena (2021) INCORPOREAL CITIES. Dalle città creative al commoning design delle comunità progettanti, [Dissertation thesis], Alma Mater Studiorum Università di Bologna. Dottorato di ricerca in Architettura e culture del progetto , 33 Ciclo. DOI 10.48676/unibo/amsdottorato/9633.

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