• Paleoproteomica e osteoarcheologia: determinazione di sesso e specie da resti ossei frammentari
  • Paleoproteomics and osteoarchaeology: sex and species determination from fragmentary bone remains
  • Silvestrini, Sara <1993>

Subject

  • BIO/08 Antropologia

Description

  • La buona riuscita delle analisi archeozoologiche e antropologiche è molto condizionata dallo stato di conservazione in cui si trova il reperto da analizzare. Soprattutto nei siti paleolitici, l’alto tasso di frammentazione dei resti può ostacolare l’ottenimento delle informazioni, compromettendo la comprensione del contesto preso in esame. Il presente studio ha avuto come scopo quello di sperimentare e proporre un protocollo metodologico che supportasse l’approccio morfologico tradizionale combinandolo con quello proteomico. Diverse sono le problematiche affrontate: la penuria di informazioni tassonomiche ricavabili da contesti paleolitici con ossa particolarmente frammentate, l’impossibilità di ottenere dati sulla stima del sesso in individui non adulti e la limitata attendibilità nell’ottenimento della determinazione del sesso negli individui privi dei distretti scheletrici sessualmente dimorfici. Nel primo caso, lo studio morfologico di resti provenienti da contesti di transizione tra Paleolitico medio e superiore è stato combinato alla ZooMS (Zooarchaeology by mass spectrometry) una tecnica di peptide mass fingerprinting che permette di identificare la specie di un frammento osseo tramite l’analisi della proteina più abbondante all’interno delle ossa, il collagene I. L’analisi dell’amelogenina, una proteina contenuta all’interno dello smalto dentale, è stata proposta come metodo alternativo per la stima del sesso, applicata a diversi casi studio per avvalorare la sua affidabilità. Il metodo qui proposto ha permesso di rendere informativi dei frammenti ossei e dentari indeterminati che normalmente non avrebbero contribuito, se non marginalmente, alle analisi archeozoologiche e antropologiche.
  • The success of the archaeozoological and anthropological analyses is conditioned by the state of conservation of the samples. Especially in the paleolithic sites, the high rate of fragmentation of the remains can hinder the obtaining of the information, compromising the understanding of the context. The purpose of this study was to experiment and propose a methodological protocol that supported the traditional morphological approach combining it with the proteomic one. Several problems were addressed: the shortage of taxonomic information from paleolithic contexts with particularly fragmented bones, the impossibility of obtaining data on the estimation of sex in non adult individuals and the limited reliability in obtaining the determination of sex in individuals without sexually dimorphic skeletal districts. In the first case, the morphological study of rests coming from contexts of transition between middle and upper Paleolithic has been combined to the ZooMS (Zooarchaeology by mass Spectrometry) a peptide mass fingerprinting technique that allows the identification of the species of a bone fragment through the analysis of the most abundant protein within bones, collagen I. The analysis of amelogenin, a protein contained within the dental enamel, has been proposed as an alternative method for estimating sex, applied to several case studies to substantiate its reliability. The method proposed here has made it possible to obtain information from indeterminate bone and dental fragments that would not normally have contributed, if not marginally, to archaeozoological and anthropological analyses.

Date

  • 2022-03-31
  • info:eu-repo/date/embargoEnd/2025-01-01

Type

  • Doctoral Thesis
  • PeerReviewed

Format

  • application/pdf

Identifier

urn:nbn:it:unibo-28377

Silvestrini, Sara (2022) Paleoproteomica e osteoarcheologia: determinazione di sesso e specie da resti ossei frammentari, [Dissertation thesis], Alma Mater Studiorum Università di Bologna. Dottorato di ricerca in Beni culturali e ambientali , 34 Ciclo.

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