• Il controllo e la censura nell'opera veneziana nella seconda meta del Seicento (ca. 1670-1690)
  • Control and censorship in Venetian opera during the second half of the seventeenth century (ca. 1670-1690)
  • Contesotto, Ilaria <1983>

Subject

  • L-ART/07 Musicologia e storia della musica

Description

  • Il presente lavoro ha permesso di fare luce su un fenomeno attualmente poco investigato, ossia, la censura sul dramma per musica. Nel panorama veneziano si delinea un doppio binario di contenimento, uno legato ai comportamenti di attori e spettatori, uno legato ai contenuti e al testo a stampa dei libretti, che subivano il medesimo processo di revisione pensato per i testi di letteratura. Se è vero che musicisti, compositori, attori e le manovalanze non appartenevano ad un ceto sociale elevato, i proprietari dei teatri erano spesso patrizi in aperto conflitto d’interessi con le magistrature cittadine, poiché facenti parte della medesima classe sociale di coloro che si occupavano di mantenere l’ordine a Venezia. Una prima magistratura coinvolta nel controllo del teatro e specializzata nell’osservazione del comportamento era quella degli Inquisitori di Stato, che ottenevano informazioni grazie all’impiego di spie anonime. Un’altra risorsa sono le gazzette manoscritte, che a fine Seicento erano personalizzabili e che facilmente eludevano il controllo degli organi statali. Le testimonianze di maggior rilievo permangono, in realtà, nei libretti d’opera e in quelle che Mauro Calcagno ha sapientemente chiamato cicatrici; questi seguivano un iter semplificato per la pubblicazione che prevedeva il semplice visto di due su tre degli Esecutori contro la bestemmia e della firma del segretario generale delle magistrature veneziane. Sono esempi di censura Il demone amante, overo Giugurta di Matteo Noris, Il Falaride di Adriano Morselli e Adone in Cipro, su poesia inizialmente pensata per le scene viennesi da Giovanni Matteo Giannini . Nei drammi per musica, tirando le somme, era importante evitare di trattare argomenti di carattere religioso, ma era altresì fondamentale non toccare argomenti legati all’amore carnale ed espressioni che facessero riferimento al libertinismo accademico.
  • The present work’s goal was to make it possible to shed light on a phenomenon that is currently little investigated, i.e., censorship on XVII Century Venetian dramma per musica. In the Venetian panorama, a double track of containment is outlined, one linked to the behavior of actors and spectators, one linked to the contents of librettos and printed texts, which underwent the same revision process designed for literary texts. If it is true that musicians, composers, actors and laborers did not belong to a high social class , the owners of the theatres were often patricians in open conflict of interest with the city magistrates, since they belonged to the same social class. A first judiciary involved in the control of the theater and specialized in the observation of behavior was that of the Inquisitori di Stato, who obtained information thanks to the use of anonymous spies around the city. Another resource for the period are handwritten gazettes, such as Mercuri, which at the end of the Seventeenth century were customizable and easily eluded the control of state censors. The most important testimonies remain librettos; they followed a simplified procedure for publication that provided for the simple approval of two out of three of the Esecutori contro la Bestemmia and the signature of the Secretary General of the Judiciary. Examples of censorship could be found in Il demone amante, overo Giugurta by Matteo Noris, Il Falaride by Adriano Morselli and Adone in Cipro, a libretto initially conceived for the Viennese stage by Giovanni Matteo Giannini. In Venetian dramma per musica, summing up, it was important to avoid dealing with topics of a religious nature, but it was also essential not to touch on topics related to carnal love and expressions that referred to academic libertinism.

Date

  • 2024-03-25

Type

  • Doctoral Thesis
  • PeerReviewed

Format

  • application/pdf

Identifier

urn:nbn:it:unibo-30310

Contesotto, Ilaria (2024) Il controllo e la censura nell'opera veneziana nella seconda meta del Seicento (ca. 1670-1690), [Dissertation thesis], Alma Mater Studiorum Università di Bologna. Dottorato di ricerca in Arti visive, performative, mediali , 36 Ciclo. DOI 10.48676/unibo/amsdottorato/11191.

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