• Ahmedabad | Laboratorio di architettura moderna Il National Institute of Design (1961-68) fra contatti internazionali ed echi della tradizione
  • Ahmedabad | Workshop of Modern Architecture The National Institute of Design (1961-68) between international relations and echoes from Indian tradition
  • Alessandrini, Elisa <1981>

Subject

  • ICAR/18 Storia dell'architettura

Description

  • Oggetto della ricerca è lo studio del National Institute of Design (NID), progettato da Gautam Sarabhai e sua sorella Gira, ad Ahmedabad, assunta a paradigma del nuovo corso della politica che il Primo Ministro Nehru espresse nei primi decenni del governo postcoloniale. Obiettivo della tesi è di analizzare il fenomeno che unisce modernità e tradizione in architettura. La modernità indiana, infatti, nacque e si sviluppò con i caratteri di un Giano bifronte: da un lato, la politica del Primo Ministro Nehru favorì lo sviluppo dell’industria e della scienza; dall’altro, la visione di Gandhi mirava alla riscoperta del locale, delle tradizioni e dell’artigianato. Questi orientamenti influenzarono l’architettura postcoloniale. Negli anni ‘50 e ’60 Ahmedabad divenne la culla dell’architettura moderna indiana. Kanvinde, i Sarabhai, Correa, Doshi, Raje trovarono qui le condizioni per costruire la propria identità come progettisti e come intellettuali. I motori che resero possibile questo fermento furono principalmente due: una committenza di imprenditori illuminati, desiderosi di modernizzare la città; la presenza ad Ahmedabad, a partire dal 1951, dei maestri dell’architettura moderna, tra cui i più noti furono Le Corbusier e Kahn, invitati da quella stessa committenza, per la quale realizzarono edifici di notevole rilevanza. Ad Ahmedabad si confrontarono con forza entrambe le visioni dell’India moderna. Lo sforzo maggiore degli architetti indiani si espresse nel tentativo di conciliare i due aspetti, quelli che derivavano dalle influenze internazionali e quelli che provenivano dallo spirito della tradizione. Il progetto del NID è uno dei migliori esempi di questo esercizio di sintesi. Esso recupera nella composizione spaziale la lezione di Wright, Le Corbusier, Kahn, Eames ibridandola con elementi della tradizione indiana. Nell’uso sapiente della struttura modulare e a padiglione, della griglia ordinatrice a base quadrata, dell’integrazione costante fra spazi aperti, natura e architettura affiorano nell’edificio del NID echi di una cultura millenaria.
  • The subject of this research is the National Institute of Design (NID) designed by Gautam and his sister Gira Sarabhai in Ahmedabad. My aim is to analyze the phenomenon that blends modernity and tradition in architecture as an expression of the new politics that the Prime Minister Nehru advocated in his leadership after Independence. Indian modernity emerged as a double faced Janus: on the one hand the Prime Minister Nehru promoted a widespread modernization fostering industrial, scientific and technological development; on the other hand Gandhi’s ideas aimed to rediscover the local, ancient tradition, crafts and rural life. These orientations shaped postcolonial architecture. The focus is on Ahmedabad, the city which was greatest architectural upheaval, where young Indian architects (Kanvinde, Sarabhai, Correa, Doshi, Raje, Kapadia) could confront themselves with Western modern masters - among them Le Corbusier and Kahn - searching for their own architectural identity. The engines of such great upheaval were two: enlighten clients eager to transform the society and modernize their city; the presence of modern masters, who came to Ahmedabad from 1951, invited from the same customers to design buildings for the city. A new direction for Indian architecture was evident right in Ahmedabad. A city where both the visions for a modern India strongly tackled. The biggest effort of Indian architects was the attempt to reconcile these two aspects, the ones which came from international influences and the ones which arose from the spirit of tradition. NID is one of the best example of this search for a synthesis: it shows Wright, Le Corbusier, Eames, Kahn’s legacy but also echoes from Indian architecture such as the pavilion structure, the square grid, open spaces and a perfect merge between nature and architecture.

Date

  • 2012-06-04

Type

  • Doctoral Thesis
  • PeerReviewed

Format

  • application/pdf

Identifier

urn:nbn:it:unibo-4160

Alessandrini, Elisa (2012) Ahmedabad | Laboratorio di architettura moderna Il National Institute of Design (1961-68) fra contatti internazionali ed echi della tradizione , [Dissertation thesis], Alma Mater Studiorum Università di Bologna. Dottorato di ricerca in Composizione architettonica , 24 Ciclo. DOI 10.6092/unibo/amsdottorato/4715.

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