• Nuovo scaffold biomimetico per il trattamento delle lesioni osteocondrali: studio clinico pilota
  • New biomimetic scaffold to treat osteochondral lesions: pilot clinical study
  • Patella, Silvio <1979>

Subject

  • MED/33 Malattie apparato locomotore

Description

  • Nel corso degli anni diverse sono le tecniche proposte per il trattamento delle lesioni osteocondrali, da quelle mini-invasive con stimolazione midollare fino a quelle più aggressive basate sul trapianto di tessuti autologhi o eterologhi. Tutti questi metodi hanno comunque dei difetti ed è questo il motivo per cui il trattamento delle lesioni osteocondrali rappresenta tuttora una sfida per il chirurgo ortopedico, in considerazione dell’alta specializzazione e del basso potere di guarigione del tessuto cartilagineo. Buoni risultati sono stati ottenuti con innesti bioingegnerizzati o matrici polimeriche impiantati nei siti danneggiati. La quantità di scaffolds in uso per la riparazione condrale ed osteocondrale è molto ampia; essi differiscono non solo per il tipo di materiali usati per la loro realizzazione, ma anche per la presenza di promotori di una o più linee cellulari , su base condrogenica o osteogenica. Quando ci si approccia ad una lesione condrale di grandi dimensioni, l’osso sub-condrale è anch’esso coinvolto e necessita di trattamento per ottenere il corretto ripristino degli strati articolari più superficiali. La scelta più giusta sembra essere un innesto osteocondrale bioingegnerizzato, pronto per l’uso ed immediatamente disponibile, che consenta di effettuare il trattamento in un unico tempo chirurgico. Sulla base di questo razionale, dopo uno studio preclinico animale e previa autorizzazione del comitato etico locale, abbiamo condotto uno studio clinico clinico pilota utilizzando un nuovo innesto biomimetico nanostrutturato per il trattamento di lesioni condrali ed osteocondrali del ginocchio; la sua sicurezza e maneggevolezza, così come la facile riproducibilità della tecnica chirurgica ed i risultati clinici ottenuti sono stati valutati nel tempo a 6, 12, 24, 36 e 48 mesi dall’impianto in modo da testare il suo potenziale intrinseco senza l’aggiunta di alcuna linea cellulare.
  • Different techniques have been proposed across the years to treat osteochondral diseases, from minimally-invasive bone marrow stimulation techniques,to some more aggressive approaches. By the way, these methods have some defects and osteochondral lesions are still a challenge for the orthopedic surgeon due to both the high specialization and the low healing potential of the cartilage tissue. Good results have been observed with bioengineered scaffolds or polymeric matrices implanted in the injured area.The range of scaffolds in use for chondral or osteochondral repair is very wide; they differ not only with respect to the type of the materials used for their realization, but also for the presence or absence of one or more cell lines, either chondrogenic or osteogenic. When approaching big chondral lesions, the subchondral bone is also involved and it needs to be treated in order to have a correct restoration of the most superficial layers of the joint. The smartest treatment choice seems to be a cell-free osteochondral scaffold, an off-the–shelf product, thus immediately available, avoiding the double surgical time. Following this rationale, after a preclinical animal study and under approval of the local ethics committee, we performed a clinical pilot study using a newly developed nanostructured biomimetic scaffold to treat chondral and osteochondral lesions of the knee; its safety and manageability, as much as the surgical procedure reproducibility and the clinical outcomes, have been evaluated at 6, 12, 24, 36 and 48 months of follow-up in order to test its intrinsic potential without any cells culture aid.

Date

  • 2012-05-11

Type

  • Doctoral Thesis
  • PeerReviewed

Format

  • application/pdf

Identifier

urn:nbn:it:unibo-4279

Patella, Silvio (2012) Nuovo scaffold biomimetico per il trattamento delle lesioni osteocondrali: studio clinico pilota, [Dissertation thesis], Alma Mater Studiorum Università di Bologna. Dottorato di ricerca in Scienze biomediche: progetto n. 1 "Biotecnologie mediche" , 24 Ciclo. DOI 10.6092/unibo/amsdottorato/4720.

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