• A representation of Power between cinema and theatre: Elio De Capitani’s Berlusconi
  • Una rappresentazione del potere tra cinema e teatro: il Berlusconi di Elio De Capitani
  • Mariani, Laura

Description

  • The essay analyzes actor Elio De Capitani’s performance of the role of Italian prime minister Silvio Berlusconi in Nanni Moretti’s 2006 film, Il caimano (“The Caimon”). Working in the gap between Academic History and Stage History, the essay argues that the practice of the actor, whose work embodies not ideas but human beings rendered more true than reality itself, is as central to theatrical interpretation as that of the playwright or director. Coming from the performance tradition of Italian prose theatre, but drawing also from Stanislavki, his European and American followers, and from contemporary experiments, De Capitani creates an incarnation of power on the scale of Shakespeare’s Richard III, but that includes also Jarry’s Pere Ubu and Brecht’s Arturo Ui. De Capitani’s Berlusconi is a postideological tyrant whose public and private selves, inextricably confused one with another, combine strength and weakness, ambition and foolishness. The result is a Berlusconi whose triumph of 2006 foreshadows the squalor of his dotage in 2015.
  • Che fine ha fatto un’incarnazione grandiosa del potere come Riccardo III di Shakespeare, dopo essere passato per Ubu re di Jarry e Artuto Ui di Brecht? Nella nostra epoca postideologica il pubblico chiede storie e non La Storia; personaggi in cui bene e male, forza e debolezza si mostrano nella quotidianità mescolando pubblico e privato. Il saggio analizza le rappresentazioni del potere offerte da Elio De Capitani, attore regista teatrale legato alla tradizione recitativa italiana, sensibile alla tradizione anglosassone e ai linguaggi della contemporaneità; e sceglie l’interpretazione di Berlusconi nel Caimano di Moretti per la sua popolarità e per le sue implicazioni nel contesto italiano.La metodologia si basa sulla distinzione fra Academic history e Stage history. In un teatro che lega la sperimentazione al testo e al personaggio, in un cinema che continua ad avvalersi dei saperi teatrali, il lavoro dell’attore va messo al centro e va studiato nella sua concretezza e singolarità: processo, esiti artistici, rapporto con la società dello spettacolo.Il saggio mostra come gli attori siano dentro il presente perché restituiscono non idee astratte ma esseri più veri del vero. E rende giustizia all’interpretazione di De Capitani: al lavoro esteriore e interiore che ne è la base, alla sua visione da ‘comédien’, senza giudizio. Un lavoro capace di far sentire nel Berlusconi trionfante del 2006, in sintonia con parte del paese, il Berlusconi vecchio di oggi.   

Date

  • 2015-12-14

Type

  • info:eu-repo/semantics/article
  • info:eu-repo/semantics/publishedVersion

Format

  • application/pdf
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Identifier

Relations