• The Devil Is in the Examples. On Literary Theory and Comparative Literature in the Programs of the First Two Years of the Liceo
  • Il diavolo si annida negli esempi. Su teoria letteraria e comparatistica nei programmi del biennio dei licei
  • Veneri, Toni

Description

  • The teaching of the Italian language and literature during the first two years of the liceo occupies a crucial position in the educational process. Despite this, it draws much less attention than the preceding and following phases. While the ministry provides only generic indications, we still lack a significant debate on its contents, such as the one that revolves around the last three years' program and its textbooks, where many diverse and competing editorial proposals are provided by scholars and publishers. Thus, heterogenous forms of 'colonization' led the way to the cohabitation of various  discourses and rhetorics, often conflicting, either for their premises or their outcomes. On the one hand, the Western literary canon is reduced to raw material for textual analysis, in order to verify and confirm laws and procedures, which seem to regulate rather than describe the ways in which literature might function. On the other hand, the program insists on a few texts, considered as foundational to European and national culture, inflating their presentation with the highest ethical and aesthetic values. First and foremost, this paper aims to draw attention to the failing complementarity of these approaches and to the problematic implications of this failure. A second focus will engage the disciplinary dimension of these issues: if we talk academics, it must be said that very little of what is taught about literature in these years falls within the range of Italian studies. The recurring use of foreign texts, even if given in translation, allows us to understand their reading and analysis in class as a comparative practice. Moreover, the instruments and categories of literary analysis also have various origins, and combine elements deriving from traditional humanistic taxonomies (e.g., included within rhetoric, metrics, stylistics) with the results - the easiest to outline - of a historically circumscribed theoretical reflection (structuralism). Scholars have long pointed at the limits, weak points and implications of those results. Nevertheless, except for a few rare cases, no revision has yet been undertaken to alter their presence within the textbooks. Such revision could indeed proceed from a re-evaluation of the categories traditionally associated with rhetoric, to be understood as crucial moments in the process of interpretation, rather than pure technical facts.
  • A dispetto della posizione strategica che occupa nel percorso formativo, l’insegnamento dell’italiano nel primo biennio dei licei appare svantaggiato rispetto ai ben più definiti tempi didattici che lo precedono e lo seguono. Alla genericità delle indicazioni ministeriali si aggiunge la mancanza di un apprezzabile dibattito sui contenuti, che sia paragonabile a quello che circonda il programma del triennio e si rifletta in proposte editoriali altrettanto diversificate e impegnate. Forme eterogenee di colonizzazione hanno così permesso la convivenza di discorsi e di retoriche, i cui presupposti ed esiti non di rado entrano in contraddizione. A partire dal fatto che tale programma vede da una parte la riduzione del canone letterario occidentale a materiale di esercizio per l’analisi testuale, oggetto di verifica e conferma di leggi e procedimenti che sembrano regolarne più che descriverne il funzionamento; dall’altra prevede un’attenzione, caricata dei più alti valori etici ed estetici, per alcuni testi considerati fondativi della cultura europea e nazionale. Il presente intervento vuole innanzitutto attirare l’attenzione sulla mancata complementarietà degli approcci e sulle sue problematiche implicazioni. Una seconda ragione di riflessione sarà di ordine disciplinare: ad usare la lente accademica, ben poco di quanto si trasmette in termini di letteratura in questi due anni ricade nel campo disciplinare dell’italianistica. Da una parte il frequente ricorso – seppur in forma di esempi dati in traduzione – ad opere di varia provenienza di fatto si formula come pratica comparativa; dall’altra gli elementi che forniscono gli strumenti e le categorie dell’analisi letteraria sono anch’essi di origine composita, attingendo tanto alle tassonomie tradizionali del sapere umanistico (retorica, metrica, stilistica), quanto ai risultati più schematizzabili di una stagione e un orientamento teorico circoscritti (lo strutturalismo). L’arena accademica si è da tempo fatta carico di evidenziare i limiti, le debolezze e le implicazioni di tali risultati; tuttavia, salvo rari casi, nessuna revisione sembra averne finora sostanzialmente alterato la presenza nei manuali. Una revisione che potrebbe partire proprio da una rivalutazione delle categorie tradizionalmente associate alla retorica , da intendersi non come fatti puramente tecnici, ma come momenti cruciali di un più ampio processo interpretativo.  

Date

  • 2014-05-30

Type

  • info:eu-repo/semantics/article
  • info:eu-repo/semantics/publishedVersion

Format

  • application/pdf

Identifier

Relations