• The best of all possible worlds? Rhetorics and politics in TV police procedurals in the USA
  • Il migliore dei mondi possibili? Retorica e politica del poliziesco televisivo made in USA
  • Izzo, Donatella

Description

  • This essay interprets detective fiction as a narrative embodiment of a “state fantasy,” as theorized by J. Rose and D. Pease, and specifically, a “fantasy of justice.” The overall rhetorical function of detective fiction is described as forging a connection between the subject-citizen and the modern state, based on a constantly deferred promise of justice, in spite of the empirical evidence of evil and injustice. Detective fiction is thus seen as the functional equivalent of theodicy in the modern, secularized world. The essay argues that this cultural function has been revived in many TV police procedurals in the USA after September 11, 2001, when the state of exception demanded that citizens forfeit many of their rights and accept a new model of sovereignty. After examining some instances of such a cultural function among recent TV police procedurals, the essay focuses on Cold Case. Through an analysis of the rhetorical strategy of this series, especially as regards its management of narrative temporality and some recurring tropes, such as the ghost’s final apparition, the essay reads Cold Case as an attempt to give symbolic resolution to some of the political and cultural tensions of post-9/11 USA. 
  • Questo saggio legge la letteratura poliziesca come l’incarnazione narrativa di una “fantasia di stato”, secondo le teorizzazioni di J. Rose e D. Pease, e nello specifico, una “fantasia di giustizia”. La funzione retorica complessiva del genere sarebbe dunque quella di creare un legame fra il soggetto-cittadino e lo stato moderno all’insegna di una promessa sempre differita di giustizia, nonostante l’evidenza empirica del male e dell’ingiustizia, svolgendo così nel mondo moderno e secolarizzato una funzione analoga a quella prima assolta dalla teodicea. Il saggio argomenta inoltre che tale funzione è stata ravvivata nel poliziesco televisivo degli USA dopo l’11 settembre 2001, allorché lo stato d’eccezione ha richiesto ai cittadini l’abdicazione ai propri diritti e l’accettazione di un nuovo modello di sovranità. Vengono poi esaminati alcuni esempi di tale funzione culturale nelle serie TV poliziesche degli anni 2000, concentrandosi in particolare sull’analisi della serie Cold Case, la cui strategia retorica (in particolare sul piano della gestione della temporalità narrativa e di alcuni tropi ricorrenti, tra cui l’apparizione del fantasma) viene interpretata come un tentativo di risoluzione simbolica di alcune tensioni politiche e culturali degli USA post-11 settembre.

Date

  • 2014-05-29

Type

  • info:eu-repo/semantics/article
  • info:eu-repo/semantics/publishedVersion

Format

  • application/pdf

Identifier

Relations