• Liminal cosmopolitanisms: Identity strategies and categorization of culture and class in multi-ethnic squats in Rome
  • Cosmopolitismi liminari: Strategie di identità e categorizzazione tra cultura e classe nelle occupazioni a scopo abitativo a Roma
  • Vereni, Piero

Description

  • In the last twenty years, the squatting movement in Rome has witnessed a steady increase of foreign participants as regular members but a scarce presence among the leadership. Moreover, the incidence of immigrants among squatters is typically not marked in the public self-representation of the movement yet overemphasized and disputed by mainstream media. The essay attempts an interpretation of this peculiar distribution of foreign immigrants among squatters. On the one side, their being foreigners within Italian welfare puts them at risk of higher exclusion; on the other, political leaders in the squats may see the foreigners (as bearers of a shared class condition) as a suitable pool for the wider political aim of squatting, namely the implementation of an alternative urban lifestyle. Furthermore, foreigners may take part into squats just as a self-attained form of social emancipation, since the act of squatting may equal an otherwise inaccessible house possession. Within these apparently contradictory aims, multi-ethnic squats turn into cosmopolitan spaces of identities that accept transcending their specificities to pour into a common kiln of class identity, between revolutionary proletariat and pity bourgeoisie seeking full social integration.
  • Le occupazioni a scopo abitativo a Roma vedono un numero elevato di stranieri partecipare attivamente come occupanti, pur se sono poco numerosi nella leadership politica dei movimenti che organizzano gli squat. La presenza degli stranieri, inoltre, è sistematicamente non-marcata nel discorso dei comitati e invece marcata nella rappresentazione dei media. Il saggio ricostruisce alcune delle motivazioni di questa conformazione della presenza straniera nei comitati di occupazione. Da un lato, la loro condizione di stranieri nel sistema italiano di welfare li espone più facilmente all’emarginazione; d’altro canto, la leadership politica dei Movimenti vede negli stranieri (in quanto portatori di una condizione di classe) un bacino di aggregazione per il progetto più latamente politico delle occupazioni (praticare un modello alternativo di vita urbana). Del resto, gli stranieri possono prendere parte alle occupazioni anche come forma autoprodotta di emancipazione sociale, visto che occupare può significare, bene o male, giungere a un possesso abitativo altrimenti inarrivabile. In questa contraddizione di finalità, le occupazioni multietniche diventano spazi cosmopoliti di identità che accettano di trascendere lo specifico etnico per travasarsi in una forma condivisa di identità di classe, tra proletariato rivoluzionario e piccola borghesia alla ricerca della piena integrazione.

Date

  • 2016-08-05

Type

  • info:eu-repo/semantics/article
  • info:eu-repo/semantics/publishedVersion

Format

  • application/pdf

Identifier

Relations