• Desiring the death-of-the-death. Michelangelo (madrigal n.118), Shakespeare (son. 146), Donne (sacred son. X)
  • Desiderare la morte-della-morte: Michelangelo (madrigale 118), Shakespeare (sonetto 146), Donne (sonetto sacro X)
  • Campeggiani, Ida

Description

  • Michelangelo wrote two versions of the madrigal n. 118; the second one transforms the meaning of the first from the profane to the sacred, with minor variants. Both are included in the archive of texts known as ‘canzoniere’. An analysis of the two shows Michelangelo’s intention to introduce private drives in his work, taking care, though, of creating a framework within which to absorb those subversive aspects the prevailing morality would have rejected. Buonarroti uses the topos of the lover’s death and develops it according to the biblical logic of making death die (Paul’s First Letter to the Corinthians). The encounter between a love-topos and the religious idea produces an ambiguity which reflects in the bifurcation of the madrigal in a secular version and in a religious one. It is possible to make a comparison with one sonnet by Shakespeare (son. 146) and one by Donne (sacred son. X): following Paul’s logic of the death of death in an inventive rhetoric, they express a vision of death that exorcises fear. The comparison shows that Michelangelo’s double outcome meets its ideological equivalents in the English poets’ sophisticated strategies. The connexions (of an inter-discursive kind) which exist between Buonarroti’s poems and Donne’s confirm that the two had a similar imaginative mode.
  • Michelangelo scrisse due versioni del madrigale n. 118; la seconda, con poche varianti, converte il significato della prima dal profano al sacro. L’esame delle due redazioni (entrambe accolte nell’archivio di testi noto come ‘canzoniere’) mostra l’atteggiamento di Michelangelo di immettere nella propria opera pulsioni private preoccupandosi però di creare una cornice nella quale riassorbire gli aspetti eversivi rispetto alla morale dominante. Il Buonarroti adopera il topos della morte dell’amante, e lo sviluppa secondo la logica biblica del fare ‘morire la morte’ (San Paolo, Prima Lettera ai Corinzi). L’incontro tra un topos amoroso e l’idea religiosa crea l’ambiguità che si ripercuote nella biforcazione del madrigale in una versione laica e in una religiosa. È possibile un confronto con un sonetto di Shakespeare (son. 146) e uno di Donne (son. sacro X): assumendo la logica paolina della ‘morte della morte’ in una retorica ingegnosa, essi esprimono una visione del ‘morire’ che esorcizza la paura. Dal confronto emerge che l’esito doppio di Michelangelo ha equivalenti ideologici espressi dalle strategie raffinate dei poeti inglesi. Contatti (di ordine interdiscorsivo) fra poesie del Buonarroti e di Donne confermano come i due autori avessero una modalità immaginativa affine.

Date

  • 2013-06-28

Type

  • info:eu-repo/semantics/article
  • info:eu-repo/semantics/publishedVersion

Format

  • application/force-download

Identifier

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