• The Adaptation of Myth: Semele’s Story in Pindar, Euripides, and Hölderlin’s Poetry
  • L’adattamento di un mito: la storia di Semele in Pindaro, Euripide e F. Hölderlin
  • Arpaia, Maria

Description

  • In the study of the reception and the interpretation of literary adaptations, myth represents a privileged example to analyse the rewriting of a narrative plot in chronologically distant literary systems, which employ different communicative strategies.The semiotic components and structures of mythical narrative are continually reworked, depending on the historical period, the writing occasion, and the educational aims of the text. Every literary work that reshapes a myth, in the classical world as well as in modern literature, is itself an adaptation.Taking Friedrich Hölderlin’s literary production as a model, it would be possible to outline the survival of Semele’s myth, from its classical sources – the works by Pindar and Euripides translated in German by the poet – to its mythological retelling in Hölderlin’s lyrical production. This reworking process implies multiple code switching, including linguistic adaptation (the translation from Greek to German), genre shift (from choral lyric and tragedy to the subjective poetry of the early nineteenth century), and communicative strategy shift (the orality of Greek civilisation as opposed to modern written literature). Through a comparative analysis of the texts, I will point out how Hölderlin, far from just borrowing the themes of the Greek sources, interpreted the spirit by which the ancient Greeks created variations of traditional tales. Rewriting a myth segment resulted in a fundamental innovation on the tradition: by retelling Semele’s story, Hölderlin lays the foundations of a new epiphanic poetry.
  • Nello studio delle dinamiche di recezione e interpretazione dell’adattamento, la materia mitica rappresenta un esempio privilegiato per osservare i processi di trasformazione e riscrittura di un plot narrativo in sistemi letterari distanti nel tempo e diversi per strategie comunicative.Le strutture e le componenti semiotiche della narrazione mitica sono soggette ad un processo continuo di riuso, a seconda del periodo storico, dell’occasione e delle finalità educative in cui il mito è fruito. Ogni testo che dia forma al mito, nel mondo classico quanto nelle produzioni moderne, deve essere considerato di per sé un adattamento.Prendendo a modello la produzione letteraria di Friedrich Hölderlin,  si traccia la sopravvivenza del mito di Semele, partendo dalle fonti classiche (Pindaro e Euripide), tradotte in tedesco dal poeta, fino al reimpiego del tema nella sua produzione lirica. L’operazione prevede molteplici passaggi di codice: adattamento linguistico (traduzione dalla lingua greca a quella tedesca), di genere letterario (dalla lirica corale e dalla tragedia alla poesia soggettiva di inizio Ottocento) e di sistema comunicativo  (oralità della civiltà greca rispetto alla fruizione scritta dell’opera letteraria moderna).Attraverso un’analisi comparata dei testi, si dimostrerà come Hölderlin, oltre importare temi e motivi degli originali greci, abbia interpretato lo spirito con cui nell’antichità si creavano varianti al racconto tradizionale. Riscrivere un segmento mitico significava compiere un atto fondativo, di innovazione nella tradizione: Hölderlin, rivisitando la storia di Semele, pone le fondamenta per una nuova forma di poesia epifanica.  

Date

  • 2012-11-29

Type

  • info:eu-repo/semantics/article
  • info:eu-repo/semantics/publishedVersion

Format

  • application/pdf

Identifier

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