NBN_resolver

Using the theoretical framework developed by Glissant, Bhabha, Said, Rushdie, and Chamoiseau (among others), the paper focuses on ‘desire’ as the driving force behind the foundation of a 'nation' emancipating itself from Colonial regime through narration, and building its own identity. The novel is the means to express the desire to actualize an ’imaginary homeland’ with the stories and memories of places historically unexpressed and forgotten; Stories and memories, which are intertwined by "organic intellectuals" driven by the desire to know their past, to rediscover it, and to better define themselves in the present, and above all in the future.

Sulla base degli studi teorici di Glissant, Bhabha, Said, Rushdie, Chamoiseau (fra gli altri) il paper intende focalizzarsi sul “desiderio” come motore trainante della fondazione di una ‘Nazione’ che, attraverso la ‘Narrazione’, si emancipa dal regime coloniale e costruisce la propria identità. Il romanzo diviene il mezzo per esprimere il desiderio di realizzare ‘Patrie immaginarie’ a partire dalle storie e dalle memorie di luoghi storicamente inespressi, dimenticati; storie e memorie inanellate tra loro da «intellettuali organici» spinti dal desiderio di conoscere il proprio passato, riscoprirlo, per meglio definirsi nel presente e, soprattutto, nel futuro.Così attraverso i romanzi di Rushdie, Chamoiseau, Walcott, Atzeni, Maggiani, qui confrontati in ottica comparatistica, il saggio propone una prima mappatura del racconto di fondazione contemporaneo, risaltandone il tentativo di soddisfare il desiderio di riscrivere la nuova storia di una Nazione in fieri, libera e padrona di se stessa.Il desiderio segna allora l’inizio della Storia, della Nazione; così, sostiene Rushdie, «forse gli scrittori, esuli o emigrati o espatriati, sono perseguitati dallo stesso senso di perdita, da un forte desiderio di riappropriazione, di guardare indietro, anche a rischio di venir tramutati in colonne di sale. Patrie immaginarie, Indie della mente».

10.13125/2039-6597/915