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L’immagine onirica come ‘feticcio’ dell’Eros. Uno sguardo sulla lirica del Rinascimento, tra Italia e Spagna

The theme of the dream of the beloved, object of special interest by the Spanish studies (Palley 1983; Maurier 1990, Alatorre 2003), links Iberian poets of the Siglo de Oro to Italian Petrarchist poetry, often through direct textual subsidiaries, both at a level of inventio and elocutio. The purpose of this study is to examine some cases in which the Petrarchist poetry, between Italy and Spain, expresses the dialectic between the desire for the real but coy and unattainable woman, and his dream ghost, more complacent and comforting. This research particularly focuses on the relationship between Eros and memory of the beloved woman body, the concept of the dream as deception, new for the Renaissance. Moreover, it would be pointed out a special cases of imitatio between Tasso and Góngora, in which the dream becomes maker of substitutive image of the beloved. Through a comparative analysis of some texts, the study highlights the constant and the variations with which Petrarchist poetry presents the theme of the dream ghost of beloved. Attention has been paid to the differences with the Petrarch RVF, as well as to the manner of reinventing and reinterpreting the theme of the maestros italianos by Spanish Petrarchism.

Il tema del sogno dell’amata, oggetto di particolare interesse nell’ispanistica (Palley 1983; Maurier 1990; Alatorre 2003), lega, spesso attraverso dirette filiazioni testuali, i poeti iberici del Siglo de Oro ai lirici del petrarchismo italiano, sia al livello dell’inventio e sia al livello dell’elocutio. Il presente studio prende in esame alcuni casi in cui la lirica petrarchista, tra Italia e Spagna, esprime la dialettica tra il desiderio per la donna reale, ritrosa e irraggiungibile, e il suo fantasma onirico, al contrario compiacente e consolatorio. Ci si sofferma, in particolare, sul rapporto tra eros e memoria del corpo dell’amata, sul concetto del sogno quale inganno, una novità del Rinascimento, e su un caso particolare di imitatio tra Tasso e Góngora, relativo alle dinamiche con cui il sogno si fa artefice della costruzione di un’immagine ‘sostitutiva’ dell’amata. Mediante l’analisi comparata di alcuni componimenti, lo studio mette in risalto le costanti e le varianti con cui il tema del fantasma onirico dell’amata viene declinato in ambito petrarchista, considerando non solo gli scarti che il petrarchismo italiano e spagnolo operano rispetto ai RVF di Petrarca ma anche le modalità con cui il petrarchismo spagnolo rilegge e arricchisce il tema dei ‘maestros italianos’.

10.13125/2039-6597/939