• A Case of Scenic Rewriting. Dino Buzzati's Il mantello
  • Un caso di ri-scrittura scenica. Dino Buzzati dal racconto al dramma
  • Trifiro', Katia

Description

  • This paper explores the passage from the tale Il mantello (1942) to the theatrical adaptation, with the aim of verifying the relationship between literature and theatrical code, investigating the idea of source text and its survival in code-switching. 
  • Il presente lavoro studia il passaggio dal racconto Il mantello (1942) all’adattamento teatrale omonimo, con l’obiettivo di verificare le relazioni tra pagina letteraria e codice scenico, sulla base di motivi conduttori affini e diverse esigenze strutturali, indagando l’idea del testo fonte nell’adattamento e la sua sopravvivenzaLa prospettiva è quella di un confronto tra due sistemi semiotici differenti, attraverso l’analisi di una operazione di adattamento in cui è il medesimo autore a riscrivere il proprio testo in vista di un mutato contesto ricettivo, modalizzandolo su uno specifico meccanismo generatore di senso. Allestito nel 1960, l’atto unico Il mantello riporta infatti, rispetto all’ipotesto che lo ha generato, i dispositivi discorsivi e visuali di una riscrittura scenica in cui si dilatano i tempi e lo spazio dell’azione principale, strutturata su una inedita coralità di personaggi, portatori di una trama centrifuga di micro-narrazioni.Rimane centrale la fascinazione del rêvenant, una delle declinazioni della morte nell’immaginario dell’autore, destinato a prendere corpo nel soldato protagonista, cui è concesso un breve, illusorio, ritorno tra i vivi. Ascrivibile per un verso alla cornice del racconto di guerra, attinta dall’esperienza biografica e professionale, Il mantello si apparenta così all’ossessione spettrale che incombe su altre riduzioni teatrali buzzatiane, tra le suggestioni di Wilder e Lee Masters.

Date

  • 2012-12-27

Type

  • info:eu-repo/semantics/article
  • info:eu-repo/semantics/publishedVersion

Format

  • application/pdf

Identifier

Relations