NBN_resolver

The paper means to investigate the poetic rewritings of the traditional Imitatio Christi written by metaphysical poets John Donne (1572-1631) and George Herbert (1593-1633) during the religious crisis and the eucharistic debates still affecting English culture and society in the seventeenth century. To this aim, textual analyses are developed exploiting the hermeneutic possibilities offered by two ideas from René Girard’s theory of mimetic desire: the triangularity of desire and the Scapegoat mechanism as origin of sacrifice. This approach provides new insights into Donne’s Songs and Sonnets and George Herbert's The Temple, and namely the recurrence of religious triangulations in which Christ plays the role of "internal" mediator, arousing desires of replacement and rivalry. These triangulations ground on and allude to the lowering of Christ's divine figure caused by the religious crisis, and contextually reveal the desire to compensate, at least in the space of the poetical language, the threatened loss of his Real Presence.

A partire dalle riflessioni girardiane sul desiderio triangolare in Menzogna romantica e verità romanzesca (1961) e sul rapporto tra desiderio mimetico e sacrificio in La violenza e il sacro (1972), mi propongo di analizzare testi profani e religiosi di due poeti metafisici: John Donne (1572-1631) e George Herbert (1593-1633).In particolare, mi soffermo su alcuni testi che mettono in scena triangolazioni del desiderio che rielaborano la tradizionale Imitatio Christi attraverso sostituzioni e conflitti tra la figura del poeta e quella di Cristo.Scopo del lavoro è riflettere su come la storicizzazione seicentesca della teoria mimetica del desiderio nella sua prospettiva legata al sacro sia capace di contribuire non solo alla riflessione sul desiderio in quanto tale, ma anche all’interpretazione di aspetti ambigui e problematici della poesia amorosa e religiosa prodotta nel vivo della crisi sacramentale della Riforma.

10.13125/2039-6597/924