• Shakespearean Thoughts as Statutes. Law and Literature in Karl Kraus
  • Pensieri shakespeariani come leggi dello stato. Letteratura e diritto in Karl Kraus
  • Fantappie, Irene

Description

  • It is not possible to understand Karl Kraus, claims Walter Benjamin, without assuming that in the oeuvre of the Viennese writer "everything takes place in the sphere of law". In Kraus’s thought legal issues are strongly related to literature and language. His concept of law stems from a higher ideal of ‘justice’; justice is based on language and language has a strong ideal and prescriptive value. Through the use of quotation Kraus charges literature and journalism with betraying language, while on the other hand he charges law with betraying justice. This essay aims at demonstrating trough an interdisciplinary approach that Kraus did not only involve law issues in his literary writings, he also invested some literary works – especially Shakespeare’s plays – with a legal value. In Kraus’s thought Shakespeare is a symbol of consubstantiality between reality and literature, and an 'encyclopedia' providing eternally valid categories. As an ideal paradigm for the interpretation of reality, Shakespeare is the utopian background of Kraus’s reflection on language and justice, bearing witness to the indissolubility, in Kraus’s thought, of literature and law.   
  • È impossibile comprendere alcunché di Karl Kraus, afferma Walter Benjamin, se non si capisce che nell’opera del grande scrittore viennese «tutto ha luogo nella sfera del diritto». In Kraus l’analisi delle questioni giuridiche è inscindibile dalla riflessione sulla letteratura e sul linguaggio. La disamina del diritto muove da un più alto ideale di giustizia fondato sulla lingua, e specularmente il linguaggio possiede una forte valenza ideale e prescrittivo-normativa. Attraverso l’uso della citazione Kraus mette sotto accusa letteratura e giornalismo in nome di un più alto ideale di lingua, mentre nei suoi scritti letterari mette sotto accusa il sistema del diritto in nome di un più alto ideale di giustizia. Scopo del presente saggio è dimostrare, utilizzando un approccio interdisciplinare, che non soltanto Kraus trasforma concetti del diritto in pagine letterarie, ma conferisce alla letteratura – soprattutto a Shakespeare – dignità di testo giuridico. Shakespeare vale per Kraus come principio di poetizzazione del mondo e come ‘enciclopedia’: è capace di fornire categorie di interpretazione del reale eternamente valide. Come paradigma al contempo letterario e giuridico, Shakespeare diventa il punto di fuga utopico tanto della riflessione sulla lingua che di quella sulla giustizia, testimoniando l’inscindibilità, nel pensiero krausiano, della prassi critico-letteraria e della discussione sulle delle strutture del diritto.

Date

  • 2012-06-06

Type

  • info:eu-repo/semantics/article
  • info:eu-repo/semantics/publishedVersion

Format

  • application/pdf

Identifier

Relations