NBN_resolver

In his theatre plays, Brecht depicts “real” settings, whether imaginary or literary, and they are always remote in space and time. Referring to Deleuze's analysis of the characteristics of the new realistic cinema in contrast with the old, this essay focuses on Brecht's theatrical spaces as empty or disconnected settings, i.e. as experimental rather than real spaces. The East and the West are indistinguishable in this artificial geography, which manifests the disrupting elements of a theatre that remains based on action, while simultaneously questioning both the idea of a unity between man and the world and the concept of art as a photographic reproduction of reality. In these artificial spaces, Brecht also experiments with his characters in an attempt to represent the different relationships between the individual and the collective: Badiou's idea of a universal subjectivity is useful in order to identify a possible evolution in Brecht's theatre, a moment of awareness in some of his characters, for example Frau Carrar and Die Mutter.

Nel suo teatro Brecht rappresenta luoghi “reali”, immaginari o letterari, quasi sempre distanti nel tempo e nello spazio. Facendo riferimento ai concetti utilizzati da Deleuze nella definizione delle caratteristiche del cinema neorealista in contrasto con il cinema del vecchio realismo questo saggio si concentrerà sull'analisi dei luoghi brechtiani come spazi vuoti o sconnessi, vale a dire come spazi sperimentali piuttosto che reali. Oriente e Occidente sono di fatto indistinguibili in questa geografia artificiale, che mette in scena elementi di rottura in un teatro che rimane legato all'azione, ma che, allo stesso tempo, mette in discussione l'idea di un'unità tra l'uomo e il mondo, così come il concetto dell'arte come riproduzione fotografica della realtà. In questi spazi artificiali Brecht sperimenta anche con i suoi personaggi, nel tentativo di rappresentare le diverse articolazioni del rapporto tra individuo e collettivo: il concetto di Badiou di una soggettività universale è utile, in questo contesto, per identificare una possibile evoluzione nel teatro di Brecht, la messa in scena di un momento di consapevolezza di alcuni dei suoi personaggi, come Frau Carrar e Pelagea Wlassowa.

10.13125/2039-6597/270