- The Original Sin in the Christian Tradition and in the Russian Literature
- Il Peccato Originale nella tradizione cristiana e nella letteratura russa
- Capilupi, Stefano M.
Description
- The theme of this research is the vision of original sin held in Eastern and Western Christianity, in the light of the works of Dostoevsky and in the context of Russian religious philosophy (including writers such as Vladimir Solovyov, Vlyacheslav Ivanov, Shestov, Berdyaev, Fedotov, N Fedorov, V Ern, P Evdokimov, S Bulgakov, Florenski, Bakhtin, and Florovsky). In the tradition of Eastern Christianity, I refer to Origen, Maximus the Confessor and Dionysius the Areopagite, and in particular to the following works: Adversus haereses of Irenaeus, Hexaemeron by Basil the Great, De opificio hominis and Oratio catechetica magna by Gregory of Nyssa, and De fide ortodoxa by John of Damascus. Regarding Western Christianity, this paper makes reference to: The treatise on grace and free will by Bernard of Clairvaux, The Summa contra gentiles (Lib. III, caput CXLIII-CLXIII) by Thomas Aquinas, and Libri sententiarum (Lib. II, Distinctiones XXV-XXVII) by Peter Lombard. Particular attention is paid to the theology of the John Duns Scotus regarding the incarnation of God as a possible key concept with which to analyze the relationship between the themes of mortality and transfiguration. Dostoyevsky expresses, at the same time, the dramatic aspect of duality and the possibility of deification of human nature: the intersection between Western and Eastern Christianity in the context of anthropology across Russian-Christian culture This paper takes these matters into consideration, in connection with the biblical exegesis of the twentieth century. To conclude, Dostoyevsky and Italian writer, Alessandro Manzoni, are considered in relation to the above-mentioned topic.
- Le tre tappe essenziali della storia religiosa dell’uomo nella tradizione cristiana, prese nel loro aspetto dogmatico così come quest’ultimo viene comunemente inteso, risultano le seguenti: creazione del Paradiso Terrestre, Peccato Originale come causa della morte, redenzione attraverso l’incarnazione di Dio (che si considera necessaria per il ritorno del mondo alla sua condizione originaria). In questa veste anselmiana le 'ricette' della concezione ortodossa della salvezza per i personaggi di Dostoevskij non risultano sufficienti. La fede – secondo una delle interpretazioni teologiche più profonde delle parole dell’apostolo Paolo – è in realtà ‘‘skólops tè sarkì”, ‘‘ago” di domande ‘‘nella carne” (2 Cor. 12, 7). Tento in questa sede di chiarire la problematica del Peccato Originale in Dostoevskij alla luce dei rapporti fra teologia, patristica e liturgia d’Oriente (che dovrebbero negare, in teoria, teologumeni prettamente occidentali, come quello dell’ereditarietà della colpa) e teologia, patristica e liturgia d’Occidente, in relazione per altro con l’esegesi scientifica dell’Antico e del Nuovo Testamento. Un fondo supplementare d’indagine ci è dato dalle riflessioni dei pensatori russi che hanno vissuto e operato al confine fra i secoli XIX e XX. In conclusione la stessa ortodossia russa nella sua complessità si rivelerà una singolare intersezione fra le tradizioni cristiane d’Oriente e d’Occidente.
Date
- 2011-11-24
Type
- info:eu-repo/semantics/article
- info:eu-repo/semantics/publishedVersion
Format
- application/pdf
Identifier
10.13125/2039-6597/295