• Codes at hand. The two sons of Iorio in aesthetic-judiciary contentious
  • Codici alla mano. I due figli di Iorio in contenzioso estetico-giudiziario
  • de Cristofaro, Francesco

Description

  • The nineteenth-century underworld of trans-parody – sexual reversals on a comical taste, with en travesti characters representing, for counterpoint, mythic figures of the novel and melodramatic imaginary – couldn’t be comprehended if we forget that some charismatic figures of modern individualism have already been completely evirated (from The Female Quichotte onwards). There is, also, a pioneer work in the copyright history which has been inspired by this ‘family’ of texts: Il Figlio di Iorio (1904) written by Eduardo Scarpetta, parody of La figlia di Iorio by Gabriele D’Annunzio (1904). The “commedia presepiana” – halfway from a belle epoque “opera buffa”, to a homemade parody – provoked a small juidicial ‘earthquake’: a request of consent, a caution, a legal action against plagiarism and, finally, a process based on phenomenal evidences and marked by the whole cultural-social community divided into two parts: scholars vs players, crying vs smiling, high culture vs plebeian culture, etc. – and some prestigious scholars that attended as assessors. Very interesting case of Sociology of Art, the D’Annunzio-Scarpetta process is also a crucial episode in the history of culture: during the process it took place an amateurish and heated brainstorming of “Forensic Comparativism”. 
  • Il sottobosco ottocentesco delle transparodie – inversioni sessuali in chiave comica, con personaggi en travesti che riprendono per contrappunto figure mitiche dell’immaginario romanzesco e melodrammatico – risulta incomprensibile se si dimentica che già ad alcune figure carismatiche dell’individualismo moderno erano toccate in sorte evirazioni in piena regola (da The Female Quichotte in poi). A tale famiglia di testi si rifà anche un’opera pionieristica nella storia del diritto d’autore: Il figlio di Iorio (1904) di Eduardo Scarpetta, parodia de La figlia di Iorio di Gabriele D’Annunzio, dello stesso anno. La “commedia presepiana” – un po’ opera buffa stile belle epoque, un po’ parodia assai casareccia – provocò un piccolo terremoto giudiziario: una richiesta di consenso, una diffida, una querela per plagio, infine un processo fatto di portentose pezze d’appoggio, e con un’intera società cultural-mondana divisa in due – letterati vs commedianti, pianto vs riso, arte alta vs arte plebea, ecc. – , e alcuni intellettuali di prestigio coinvolti in qualità di periti. Caso interessantissimo di sociologia dell’arte, il processo D’Annunzio-Scarpetta è anche un cruciale episodio di storia della cultura: perché ciò che il tribunale ospitò fu anche un dilettantesco e appassionato brainstorming di “comparatistica forense”.  

Date

  • 2012-10-05

Type

  • info:eu-repo/semantics/article
  • info:eu-repo/semantics/publishedVersion

Format

  • application/pdf

Identifier

Relations