• "Veselye pochorony”: A Russian Microcosm in New York
  • “Veselye pochorony”: un microcosmo russo a New York
  • Schirò, Claudio

Description

  • This essay analyses the novel Veselye pochorony (1997) by the Russian writer Ljudmila Ulickaja, investigating the relationship between the life experiences of the characters and the area of New York where they live. The main character is Alek, a talented painter who knows he is going to die very soon. Alek is surrounded and supported by several Russian women seeking a new identity after their immigration. The plot of the novel is developed in the big American city which sometimes has claustrophobic features and sometimes appears as a surrealistic space. The author of this essay stresses how the Big Apple of the novel represents a symbolic space, a limbo, a transit area, a threshold of different cultures and contrasting lifestyles. The city also becomes the memory space of people who feel attracted by the American culture, despite their experiences of being uprooted rom their own culture and their historical background.
  • Nel presente lavoro viene analizzato il romanzo Veselye pochorony (1997) della scrittrice russa Ljudmila Ulickaja, allo scopo di indagare il rapporto tra le esperienze esistenziali dei protagonisti e lo spazio fisico di New York nel quale quest’ultimi agiscono. Nel saggio si cercano di individuare alcune peculiarità della metropoli americana la quale, in certe pagine del libro, si mostra con dei tratti claustrofobici, apparendo talvolta anche come uno spazio dal contorno surreale. L’analisi mira a far emergere quanto la Grande Mela, sapientemente dipinta dalla Ulickaja nel suo romanzo, si mostri in maniera mai univoca. Da un canto New York rappresenta uno spazio simbolico, un limbo, una corridoio di passaggio, una soglia, attraversata da uomini di differenti culture e con stili di vita contrapposti; dall’altro la città nordamericana sovente si trasforma da spazio urbano in spazio della memoria di un’umanità ferita a causa dello sradicamento dal paese e dalla cultura d’origine. In ogni caso la città, capace di esercitare sui personaggi una sorta di irresistibile malia, diviene luogo salvifico in grado di aiutarli a ricostruire ex novo la propria esistenza sulla base di una cultura nuova ma che non viola quella di provenienza.

Date

  • 2011-11-26

Type

  • info:eu-repo/semantics/article
  • info:eu-repo/semantics/publishedVersion

Format

  • application/x-pdf

Identifier

Relations