• About Iconography and Cartography in Renaissance Travel to Constantinople
  • A proposito dell’iconografia e della cartografia del viaggio rinascimentale a Costantinopoli
  • Veneri, Toni

Description

  • During the Renaissance, Venice acquired a leading role as a publishing centre and as a gathering place for geographical and cartographical information. New historical and cultural conditions, such as the rise of the Ottoman Empire and the secularization of the discourse on travel, lead to the possibility of adapting the traditional scheme of the pilgrimage to an itinerary for which the final destination represented a political utopia (Constantinople) rather than a religious one (Jerusalem).The traditional features of the pious journey thus came to a negotiation with new spatial paradigms emerging through the cartographical renewal, the development of the printing industry, and the invention of geopolitics. The high symbolic investment of the Republic in this journey not only had strong political, ideological and economic meanings, but also a crucial geographical relevance. From one perspective, as typical of the Venetian genre of the isolario, drawing on the notion of the microcosm, the itinerary becomes fragmented and cartographically idealized to represent an inventory of Venetian maritime possessions. From another, the marvel awakened in travellers  from the Ottoman capital, referring to their descriptions and narrations in a process of secularization launched by Marco Polo, enhances the material presence in places where the political power seems to have reached levels of utopian perfection – places Michel Foucault would name heterotopias.  
  • Venezia durante il Rinascimento acquisisce un ruolo di avanguardia sia in quanto centro editoriale sia in quanto centro di raccolta dell’informazione geografica e cartografica. Nuove circostanze storiche e culturali, come l’ascesa dell’Impero Ottomano e la secolarizzazione del discorso sul viaggio, offrono la possibilità di riadattare il tradizionale schema del pellegrinaggio a un itinerario la cui destinazione finale rappresenta un’utopia politica (Costantinopoli) più che religiosa (Gerusalemme). Le caratteristiche tradizionali del viaggio devoto vanno dunque incontro a negoziazioni con nuovi paradigmi spaziali prodotti dal rinnovamento cartografico, dallo sviluppo dell’industria tipografica, dall’invenzione della geopolitica. L’alto investimento simbolico condotto dalla Repubblica su questo viaggio non solo assume un forte significato politico, ideologico ed economico, ma anche una rilevanza geografica cruciale. Da una parte nel genere tipicamente veneziano dell’isolario, attraverso la nozione di microcosmo, l’itinerario viene frammentato e idealizzato cartograficamente fino a costituire un inventario dei possedimenti marittimi della Repubblica. D’altra parte la meraviglia suscitata nei viaggiatori dalla capitale ottomana ricollega le loro descrizioni e narrazioni a un processo di secolarizzazione avviato da Marco Polo, insistendo sulla presenza materiale in luoghi in cui il potere politico sembra raggiungere livelli di perfezione utopica – luoghi che Michel Foucault chiamerebbe eterotopie.

Date

  • 2011-11-21

Type

  • info:eu-repo/semantics/article
  • info:eu-repo/semantics/publishedVersion

Format

  • application/pdf
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Identifier

Relations