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Today, buskers’ music has a special fascination, above all in urban context, as it is one of the rare occasion to listen to lively performances. Many people nowadays appreciate the street performance and stop to listen to it: otherwise than canned music that comes out from the speakers, live music is immediately perceived like living aspect of public life, whatever its technical or aesthetic qualities. Nonetheless, buskers are sometimes banned and persecuted by the city police regulations. The paper introduces this specific range of music making on the basis of a field research experience.

Ai nostri giorni la musica da strada pare avere una attrattiva speciale, soprattutto in ambito urbano, in quanto rara occasione per ascoltare una performance dal vivo. In molti apprezzano le performance da strada e si fermano ad ascoltarle: diversamente dalla musica “in scatola” che fuoriesce dagli altoparlanti, la musica dal vivo viene immediatamente percepita come un aspetto dinamico della vita pubblica, al di là della sua qualità tecnico-estetica. Tuttavia, i buskers vengono talvolta banditi e perseguitati dai regolamenti di polizia. Il testo introduce questo specifico ambito del far musica sulla base di una apposita esperienza di ricerca.

10.13125/medea-1852

urn:nbn:it:unica-17689