• The Irriverent Lie. Notes on the Reception of Sterne in the Comic Narrative of the Fascist Period
  • La menzogna irriverente. Appunti sulla ricezione di Sterne nella narrativa umoristica del Ventennio
  • Battisti, Leonardo

Description

  • The article aims to analyze the way humorous authors read Laurence Sterne’s Life and Opinion of Tristram Shandy Gentleman in the years of the fascist dictatorship. They tried, in fact, to recover the comic pattern of the XVIII century masterpiece, and mainly its metatextual and parodic kind of humour, that made it famous as the champion of the antinovels.In Italy, till Pirandello, these aspects of Sterne’s humour were not as particularly appreciated as the sentimental narrative paradigm, because of many reasons linked to our specific historical and cultural background. In the «Ventennio», instead, authors like Achille Campanile, Giovanni Mosca, Giovannino Guareschi, and others, used this comic-parodic approach to ridicule the whole panorama of serialized and popular literature; thriller, romance and adventure novels , with all their characters, structures and plots, became the main target of a new kind of laughter, spread by humorous novels and newspapers.The result of this demystifying action, that showed literature in its dimension of falsehood, was the development of a new kind of humour in the Italian literary tradition, but also of a kind of uncritical entertainment, essentially coherent with the fascist propaganda and tolerated by the censorship.
  • L’intervento propone spunti di riflessione sul recupero della dimensione comica e parodica di Sterne, e particolarmente del Tristram Shandy, nell’ambito dell’exploit del romanzo umoristico negli anni del fascismo.In Italia fino a Pirandello si fissò principalmente un’attenzione allo Sterne «sentimentale», e un generale disinteresse – con alcune eccezioni – per il comico più marcatamente metatestuale, parodico e antiromanzesco.Aspetto questo connaturato storicamente al romanzo umoristico, e che nel Tristram Shandy costituisce la norma compositiva, tanto da meritare la definizione di «romanzo parodistico» (Sklovskij), o di campione degli antiromanzi.La centralità di questa attitudine parodica viene recuperata appieno nel Ventennio da alcuni autori (Campanile, Mosca, Guareschi, ecc.), complice anche la prima traduzione integrale del Tristram (per Formiggini, nel 1922), per stigmatizzare con la potenza del riso la convenzionalità e falsità degli stilemi della letteratura di consumo (esempi proposti: A. Campanile, In campagna è un’altra cosa, 1931, e G. Guareschi, Il destino si chiama Clotilde, 1943).La narrativa umoristica, autodichiarando esplicitamente al suo lettore il proprio statuto di menzogna attraverso la riproduzione rovesciata, in una prospettiva coerentemente paradossale, delle forme della letteratura d’appendice, tentava di disinnescarle, e tuttavia finiva spesso contemporaneamente per sostanziare una tipologia d’intrattenimento acritico verso la realtà circostante, sostanzialmente tollerato dal regime.

Date

  • 2016-12-12

Type

  • info:eu-repo/semantics/article
  • info:eu-repo/semantics/publishedVersion

Format

  • application/pdf

Identifier

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