• The Cognition of Priapo. Caricature procedures in Carlo Emilio Gadda’s Eros e Priapo
  • La cognizione di Priapo. Procedimenti caricaturali in «Eros e Priapo» di Carlo Emilio Gadda
  • Gervasi, Paolo

Description

  • Carlo Emilio Gadda’s Eros e Priapo, written between 1944 and 1945 and published just in 1967, is a hybrid text blending the essay, the narrative sketch and the invective, and can be considered as a gallery of harsh literary caricatures, of verbal equivalents of figurative caricature, such as the repeated portraits of Mussolini, provided with a series of nicknames and misshapen descriptions.The present paper scrutinises rhetorical and stylistic procedures through which Gadda elaborates within literary writing both the techniques and the perceptive and cognitive bases of caricature, whith a shift from visual to verbal code. If the representation of the body, and particularly of the face, entails complex psychological, historical and political meanings, misshaping the public image of bodies caricature criticises the authorized representations of reality.As several neuroscientific researches demonstrated, from a cognitive perspective caricature can be considered as a tool for the comprehension of the world. The human mind selects, shapes and emphasises elements in order to detect patterns in the muddle of perceptions. For the human mind misshaping the world means to uncover its hidden features, which would remain unexpressed if not stressed. Similarly, as demonstrated by Eros e Priapo, caricature is a critical device, isolating and emphasising details to upset schemes, while revealing the psychological deformations produced by historical events.
  • L’opera di Carlo Emilio Gadda Eros e Priapo, composta tra il 1944 e il 1945 ma pubblicata, in una versione filologicamente controversa, soltanto nel 1967, testo ibrido all’incrocio tra saggio, bozzetto narrativo e invettiva, può essere letta come una galleria di violente caricature letterarie, di equivalenti verbali della caricatura visiva, a cominciare dai reiterati ritratti di Mussolini, definiti dalla serie dei soprannomi e delle descrizioni deformanti.L’articolo indaga i procedimenti retorici e stilistici attraverso i quali Gadda rielabora nella scrittura letteraria, trasportandoli dal codice visivo al codice verbale, gli elementi tecnici, e i presupposti percettivo-cognitivi, che la caricatura ha sedimentato nella storia delle forme. Se è vero che nella rappresentazione del corpo, e in particolare del volto, sono inscritti complessi significati psicologici, storici e politici, deformando le immagini pubbliche la caricatura costituisce un modo per mettere in discussione le rappresentazioni autorizzate della realtà e degli individui.Come hanno dimostrato alcune ricerche neuroscientifiche, anche dal punto di vista cognitivo la caricatura può essere considerata uno strumento di comprensione del mondo: la mente utilizza la selezione, la stilizzazione e l’enfatizzazione degli elementi per dare senso al groviglio delle percezioni e individuare delle regolarità. Per la mente umana deformare il mondo significa renderne evidenti le caratteristiche nascoste, che rimarrebbero inespresse se non fossero caricate. Analogamente, come dimostra Eros e Priapo, la caricatura funziona come un dispositivo critico, che isola ed enfatizza alcuni dettagli per rovesciare gli schemi della rappresentazione, e allo stesso tempo per rivelare le deformazioni psichiche profonde prodotte dagli eventi storici.

Date

  • 2017-01-19

Type

  • info:eu-repo/semantics/article
  • info:eu-repo/semantics/publishedVersion

Format

  • application/pdf

Identifier

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