• Cultures of quiet sustainability: Consuming organics in the Anthropocene
  • Culture della sostenibilità silenziosa: Consumare biologico nell’Antropocene
  • Orlando, Giovanni

Description

  • This essay analyzes organic consumption in Palermo as a lens to illustrate the presence of a culture of quiet sustainability based on culinary anxieties about pollution. It shows how some Palermitans oppose organic to conventional foods according to notions of healthiness and contamination, choosing the former in order to avoid ingesting harmful substances. Looking at organic foods from a «post-Pasteurian» perspective, the essay pays particular attention to those aspects concerned with the cultural perception of environmental problems and the role of science and technology in food production. By doing so, it argues that the beliefs and feelings of people who eat organic foods allow glimpsing values that stem from a rejection of excess, which has several points of contact with the most recent sustainability theories of the Anthropocene and planetary boundaries. Food anxieties are often criticized for being egoistic and individualistic. This essay suggests that organic consumption can be considered a form of «quiet sustainability». While the essay discusses a case study of the anthropology of food, it also tries to connect local particularities to global socio-ecological processes, thus making an effort to demystify ideologies of growth, development and consumerism.
  • Questo saggio analizza il consumo di cibi biologici a Palermo come chiave per illustrare la presenza di una cultura della sostenibilità silenziosa basata sui timori alimentari legati all’inquinamento. Esso mostra come alcuni abitanti di Palermo contrappongano gli alimenti biologici a quelli convenzionali secondo nozioni di salubrità e contaminazione, scegliendo i primi per evitare d’ingerire sostanze nocive. Esaminando il consumo di cibo biologico da una prospettiva «post-Pasteuriana», il saggio pone particolare attenzione agli aspetti concernenti la percezione culturale dei problemi ambientali e il ruolo della scienza e della tecnologia nella produzione alimentare. Così facendo, esso mostra come le opinioni di alcune delle persone che mangiano cibi biologici permettano d’intravedere valori derivanti da un rifiuto dell’eccesso, tema che ha numerosi punti di contatto con le più recenti teorie della sostenibilità, come quella dell’Antropocene e dei confini planetari. Sebbene i timori alimentari siano alle volte bollati come egoistici e individualisti, il saggio suggerisce che il consumo di alimenti biologici può essere considerato una forma di «sostenibilità silenziosa». Pur rappresentando un caso di studio di antropologia del cibo, questo saggio tenta di connettere la particolarità etnografica con i processi socio-ecologici globali, compiendo uno sforzo per demistificare le ideologie della crescita, dello sviluppo e del consumismo.

Date

  • 2017-07-17

Type

  • info:eu-repo/semantics/article
  • info:eu-repo/semantics/publishedVersion

Format

  • application/pdf

Identifier

Relations