NBN_resolver

The article focuses on the problem of the ‘belief’ in Charles Nodier’s tales, starting from the request of a ‘suspension of disbelief’ which is a peculiar of the XIX°’s century fantastic novels. Firstly, I will take in consideration Paul Benichou’s reflection from the L’école du désenchantement, where the author describes a specific form of ‘belief’ in Nodier’s tales with the name of ‘rêve de croyance’. Secondly, I will analyze some pages of Nodier’s tales: such a close reading of the texts is functional to underline the problem of belief as a central part of a more complex construction, which is also present in Nodier’s non-literary production.

Il contributo indaga la questione della credenza nell’opera narrativa di Charles Nodier, a cominciare da un procedimento narrativo tipico del racconto fantastico ottocentesco, la richiesta di autenticazione del meraviglioso. Intorno a questa costruzione formale, Nodier fa convergere una serie di riflessioni sul rapporto tra la letteratura, l’impossibile e la realtà, che hanno come nodo centrale il discorso sulla credenza. Paul Bénichou parlava a tal proposito dell’invenzione di un nuovo ‘modo di credere’ in seno alla narrativa nodieriana: la ‘demi croyance’ o ‘rêve de croyance’ . A partire da queste suggestioni e dall’analisi di alcuni testi significativi, l’articolo tenta di ricostruire parte del complesso disegno nodieriano che, già in nuce sin dalle prime prove narrative, trova una sua compiutezza intorno agli anni Trenta dell’Ottocento.

10.13125/2039-6597/3615