• Student protest: the culture of dissent in the U.S. and in Europe in the Sixties and Seventies
  • Contestazione studentesca: cultura del dissenso in America e in Europa negli anni Sessanta e Settanta
  • Domenichelli, Mario

Description

  • Dissent is the nineteen-sixties-seventies cultural keyword both in the States and Western Europe. Dissent defines the long uninterrupted 1960s – 1970s juvenile cultural revolution both in the United States and Europe. The new time was announced by the 1964 free-speech movement at Berkley University involving from its very beginning the civil rights question, to which the protest was soon added against the American military involvement in the twenty-years long Viet-Nam war. As a matter of fact, the student movement was meant to radically change the world. Some of the roots of this revolution are to be looked for in the late forties and in the fifties. The question more or less knowingly being dealt with was first of all the radical perspective of freeing the mind from all social conditioning and received ideas. It was the same perspective defined by Ronald Laing’s and David Cooper’s new anti-psychiatric approach. Protest, and the struggle for freedom, however, was doomed to extreme radicalization, turning discussion, and utopian dreams into political violence the Weathermen, of course, in the States, die Rote Armée Fraktion in Germany, Le Brigate Rosse in Italy, turning dreams and ideological struggle into a nightmare.
  • Contestazione è parola chiave per definire la tipologia culturale sia negli Stati Uniti che in Europa tra gli anni Sessanta e gli anni Settanta. Contestazione è il termine che definisce la lunga, ininterrotta rivoluzione culturale giovanile che definisce la condizione di una nuova modernità. L’annuncio del tempo nuovo viene lanciato a Berkeley nel 1964 dal free-speech movement (movimento per la libertà di parola). La protesta fu provocata dalla questione razziale in primo luogo, e dunque dell’uguaglianza dei diritti tra tutti i soggetti. Si aggiunse poi a questa la protesta contro l’intervento militare americano in Viet-Nam. Ma la sommossa studentesca, già a Berkeley, a parte gli obiettivi specifici, era intesa a cambiare il mondo. Le ragioni della sommossa vanno cercate negli anni quaranta e cinquanta del Novecento. Ciò che era in gioco, fin da quegli anni, era una prospettiva di liberazione della mente da ogni idea ricevuta e da ogni condizionamento sociale, una questione di libertà di pensiero dunque, in una prospettiva analoga a quella definita nell’antipsichiatria di Ronald Laing e David Cooper.  La protesta giovanile, e la ricerca di una diversa libertà di pensiero, tuttavia, si piegò anche a forme di estrema radicalizzazione, nel declinare della discussione, della protesta e dei sogni utopici verso la violenza politica dei Weathermen e, in Europa, della Rote Armée Fraktion tedesca, o delle Brigate Rosse, nel declinare della lotta ideologica e del sogno della libertà verso l’incubo.

Date

  • 2020-05-30

Type

  • info:eu-repo/semantics/article
  • info:eu-repo/semantics/publishedVersion

Format

  • application/pdf

Identifier

Relations