• Prevention and Maintenance in Archeological Sites
  • Prevenzione e manutenzione nelle aree archeologiche
  • Gasparoli, Paolo

Subject

  • maintenance
  • prevention
  • inspection activities
  • planned maintenance
  • restoration
  • archaeological sites
  • audit
  • manutenzione
  • prevenzione
  • attività ispettive
  • manutenzione programmata
  • restauro
  • aree archeologiche
  • controllo

Description

  • È piuttosto evidente che le strutture archeologiche sono soggette a significative condizioni di rischio per ragioni connesse alla loro vulnerabilità e alla pericolosità ambientale, essendo in genere costituite da strutture ruderizzate, spesso in avanzato stato di degrado e direttamente esposte agli agenti atmosferici. Per tenere adeguatamente sotto controllo i fattori di rischio, al fine di evitare l’ineluttabile perdita dei manufatti archeologici, o quanto meno per allungare il loro ciclo di vita nelle migliori condizioni di conservazione, è necessario un costante monitoraggio e interventi di prevenzione, protezione e “cura” assidui e proseguiti nel tempo. Negli ultimi anni, sulla base di una consistente fase sperimentale sviluppata su casi di eccellenza, sono stati messi a punto strumenti operativi efficaci che hanno consentono di definire procedure dirette alla attivazione di processi di attività ispettiva (controlli) e di manutenzione preventiva e programmata. Le esperienze maturate, inoltre, hanno messo in evidenza come la conservazione dei beni culturali, anche dei beni archeologici, richiede attenzioni e interventi per i quali, spesso, non necessariamente si deve fare ricorso a raffinate competenze di carattere archeologico, ma più semplicemente al buonsenso e alle conoscenze tecniche derivanti dalle regole dell’arte e dalle buone pratiche del costruire, già ampiamente note e sperimentate. Senza sottovalutare, dunque, l’importanza delle competenze specialistiche, come condizione essenziale per consentire il riconoscimento di valore, e da qui derivare le opportune cautele nell’operare, si deve però considerare che le condizioni di degrado, il più delle volte causate da carenti o errate manutenzioni, non sono in genere dovute a limiti nelle conoscenze scientifiche o tecniche, ma a difetti e omissioni di tipo operativo, previsionale, organizzativo e pianificatorio.
  • It is evident that archaeological artefacts are subject to significant risks for many reasons, but mainly due to their vulnerability and to environmental danger, as they are generally consisting of ruined structures, often in an advanced state of decay and directly exposed to the weathering. To adequately take under control the risk factors, in order to avoid the inevitable loss of archaeological artifacts, or at least to lengthen their life cycle in the best storage conditions, constant monitoring activities and interventions for prevention are required, as well as protection and "cure", assiduous and continued over time. In recent years, on the basis of a significant experimental phase, developed on excellence cases, effective operational tools have been made, which define procedures directed to the activation of processes of inspection activities (controls) and preventative maintenance. These experiences have also shown that the preservation of cultural heritage, as well as of archaeological artefacts, requires attention and interventions for which it is not always necessary to rely on archaeological skills, but simply on common sense and technical knowledge of the rules of arts and building best practices, already widely known and tested. Without underestimating, therefore, the importance of expertise, as an essential condition to allow the recognition of value, and from that learning the necessary precautions in operating, it must be considered that the conditions of decay, most often caused by lacking or wrong maintenance, are not usually due to limitations in scientific or technical knowledge, but to weakness and omissions in prevision, organisation and planning.

Date

  • 2015-05-11

Type

  • info:eu-repo/semantics/article
  • info:eu-repo/semantics/publishedVersion

Format

  • application/pdf

Identifier

Relations