• Storia e contro-storia.Ucronie italiane: un panorama critico
  • History and Counter-history. Italian Tales of Alternate History: a Critical Overview
  • Marra, Emiliano

Subject

  • UCRONIA
  • FANTASCIENZA
  • NEOFASCISMO
  • STORIA CONTROFATTUALE
  • GUIDO MORSELLI
  • LUCIANO BIANCIARDI
  • PHILIP KINDRED DICK
  • SCUOLA DI DOTTORATO DI RICERCA IN SCIENZE UMANISTICHE - indirizzo ITALIANISTICO
  • L-FIL-LET/14 CRITICA LETTERARIA E LETTERATURE COMPARATE

Description

  • 2013/2014
  • Lo scopo della ricerca è tracciare un panorama approfondito delle narrazioni ucroniche pure prodotte in ambito italiano. Si intende per ucronia pura un testo letterario – lungo o breve – incentrato su un’ipotesi retrospettiva che proponga uno svolgimento alternativo a un fatto storico consolidato: l’aggettivo pura vuole specificare le narrazione di storia alternativa la cui divergenza non sia dovuta a dispositivi finzionali altri, quali il viaggio nel tempo e gli universi paralleli. Di conseguenza, l’elaborato si focalizzerà solo sui testi allostorici ambientati in un universo ucronico indipendente e autosufficiente: tenendo ben presente questo limite, saranno delineati alcuni confronti sia con i testi ucronici “spuri”, sia con la produzione storiografica controfattuale. Se lo stato degli studi sull’ucronia è piuttosto frammentario ed è stato affrontato dal dibattito accademico solo negli ultimi trent’anni1, questo atteggiamento narrativo è invece piuttosto antico e ha subito diverse trasformazioni nel corso della sua storia: la speculazione controfattuale, infatti, dopo essere nata agli albori della storiografia, all’interno delle opere di Erodoto e Livio, è restata una possibilità assolutamente minoritaria all’interno della letteratura occidentale, se non altro fino allo sviluppo delle narrazioni utopiche in epoca moderna. Dopo una fase che è stata definita da molti come “protoucronica” e che ha attraversato tutto il XIX secolo, con la nascita della moderna fantascienza l’ucronia ne diventa un sottogenere, perlomeno fino alla fine della Guerra Fredda, dopo cui ha guadagnato nuovamente una certa autonomia. La prima parte della ricerca è focalizzata nell’indagine delle opere protoucroniche prodotte in ambito italiano e chiude con l’analisi del primo romanzo propriamente ucronico scritto in lingua italiana, ossia Benito I imperatore di Marco Ramperti. Partendo dai testi critici degli anni Ottanta2, ho inizialmente analizzato nel suo contesto la prima ipotesi controfattuale esplicita della storia, ovvero quella inserita da Lorenzo Pignotti nella sua Storia della Toscana sino al principato. Mi sono poi concentrato su un gruppo di opere a cavallo fra XIX e XX secolo le cui caratteristiche potevano risultare di un certo interesse nel tentativo di tracciare alcuni precursori della narrativa fantastorica italiana e il rapporto che spesso intrattiene con un immaginario reazionario. Inoltre, ho inserito un paragrafo che esamina la ricezione dell’opera di Renouvier in Italia e la squalifica di Croce nei confronti delle ipotesi controfattuali nella storiografia: il punto di contatto è il filosofo di Adriano Tilgher, allievo di Croce che aderirà al fascismo e con cui polemizzerà proprio sull’antistoricismo di Renouvier. Tilgher, infatti, sarà il primo autore italiano a utilizzare esplicitamente il calco ucronia, traslato dal francese uchronie, e l’interesse di Evola nei confronti della sua filosofia rappresenterà un importante punto di contatto fra il problema delle ipotesi controfattuali nella storiografia e nella narrativa e l’interesse proficuo fra la destra italiana radicale e spiritualista e l’ucronia Questa sezione dell’elaborato termina perciò con l’analisi del primo romanzo ucronico italiano, ovvero Benito I Imperatore di Marco Ramperti, la cui stesura e pubblicazione si colloca all’interno del contesto storico del primo attivismo neofascista italiano e dello scontro fra i vertici del MSI e i giovani reduci di Salò vicini al Ragguppamento Giovanili (con i quali si schiera Ramperti, nonostante la differenza di età). L’edizione del romanzo sarà infatti di poco precedente al processo contro i FAR (e Julius Evola) che determinerà un’importante battuta di arresto in questo primo movimentismo neofascista. Nella seconda parte dell’elaborato si propone l’esame del periodo che va dalla pubblicazione di Benito I all’edizione dell’antologia di racconti ucronici Fantafascismo! curata da Gianfranco de Turris. La prima sezione analizza tre singolari romanzi ucronici totalmente slegati sia dagli ambiti della destra radicale che da quelli della nicchia fantascientifica, ma anche dotati di una notevole indipendenza dai modelli stranieri. Si tratta di Asse pigliatutto di Lucio Ceva, Aprire il fuoco di Luciano Bianciardi e la principale opera ucronica italiana, ovvero Contro-passato prossimo di Guido Morselli. Dopo un paragrafo introduttivo in cui si illustrano i motivi per cui si potrebbero indicarli come testi canonici di una linea indipendente e prettamente italiana di narrativa ucronica, la trattazione prosegue con l’analisi di Aprire il fuoco, romanzo che non presenta le caratteristiche dell’ucronia pura, ma che risulta una tappa fondamentale nella cronologia della fantastoria italiana, soprattutto per la sua grande originalità. Successivamente, si cerca di mettere in comparazione Contro-passato prossimo con l’ucronia più rappresentativa in ambito anglosassone, ovvero The Man in the High Castle di Phili K. Dick, in modo da far emergere, attraverso il raffronto fra queste due opere esemplari, alcune caratteristiche comuni alle ucronie mature. La seconda sezione di questa parte, invece, ricostruisce sinteticamente la storia del dibattito su fantascienza e fascismo all’interno delle riveste di settore italiane e il ruolo di questa querelle nella compilazione dell’antologia di racconti ucronici ad ambientazione fascista, uscita con la curatela di Gianfranco de Turris per i tipi di Settimo Sigillo nel 1999. In questa raccolta, infatti si trova il racconto da cui scaturirà la saga ucronica italiana di maggior successo, ovvero quella di Occidente di Mario Farneti, la cui pubblicazione fomenterà nuovamente la polemica sulla letteratura fantastica neofascista, anche grazie a un articolo di Valerio Evangelisti su Monde Diplomatique. Dopo l’analisi della saga di Occidente, la seconda parte chiude con una rassegna delle altre pubblicazioni ucroniche italiane degli anni Novanta. La terza parte esamina la situazione della narrativa ucronica italiana negli anni Duemila e offre una breve rassegna delle tendenze attuali. In essa sono affrontate le varie forme di ucronia fantafascista slegate dall’ambiente della destra radicale (o in aperta polemica con esso), come i due romanzi di Giampietro Stocco ambientati in un’Italia in cui il regime è sopravvissuto fino agli anni Sessanta e l’Epopea fantastorica italiana di Enrico Brizzi, ovvero la saga che rappresenta forse l’esito più interessante, da un punto di vista letterario, della narrativa ucronica italiana dopo Contro-passato prossimo. Nella saga allostorica di Brizzi, infatti, il fascismo vittorioso viene rappresentato non tanto nella sua brutalità – come nei romanzi di Stocco – quanto in relazione con i suoi aspetti grotteschi. Inoltre, per certi versi, il primo romanzo del ciclo, L’inattesa piega degli eventi, oltre a rappresentare un raro caso di narrativa sportiva italiana, cerca di innestarsi nell’esile tracciato delle opere storiche e letterarie italiane che cercano di rileggere in un’ottica post-coloniale il passato imperialista del nostro paese. Oltre a questi due cicli, sono analizzate le altre antologie ucroniche curate da de Turris e da altri e pubblicate sulla scia del successo di Occidente. La conclusione di questa parte e dell’intera ricerca si concentra sugli ultimi anni, segnati dall’esaurimento del filone fantafascista (allineato o meno agli ambienti della destra sociale) e dalla comparsa dei primi esempi di steampunk italiano, una sorta di sottogenere fantastorico del fantasy, privo delle ambizioni della letteratura ucronica, di cui sembra semmai una versione depotenziata. In chiusura della ricerca è stata inserita un’appendice in cui sono schematizzate tutte le narrazioni ucroniche pure considerate, con i loro punti di divergenza e alcune proposte personali di catalogazione tassonomica dei testi.
  • XXVII Ciclo
  • 1981

Date

  • 2015-04-21T07:46:40Z
  • 2016-04-17T04:01:09Z
  • 2015-04-17

Type

  • Doctoral Thesis

Format

  • application/pdf

Identifier

urn:nbn:it:units-13886