• L'EVOLUZIONE DEL POTERE AEREO NEGLI SCENARI DEL TERZO MILLENNIO
  • Corsini, Roberto

Subject

  • evoluzione potere aereo
  • Giulio Douhet
  • Mecozzi
  • bombardamento strategico
  • Close Air Support
  • linebaker
  • multiruolo
  • danni collaterali
  • POLITICHE SVILUP.GEST.TERRITORIO
  • M-GRR/02

Description

  • 2006/2007
  • Nei 500 anni di storia che contraddistinguono la cosiddetta “Columbian Age” (1500 -1900) lo scenario geopolitico internazionale è caratterizzato in larga misura dal confronto tra potenze navali e potenze terrestri. La prevalente superiorità del potere navale, in particolare tra il XIX e l’inizio del XX Secolo, stimola, in particolar modo nella prima metà del Novecento, la nascita e l’evoluzione delle dottrine geopolitiche classiche che vedono i maggiori interpreti (Halford Mackinder, Alfred Mahan, Nicholas Spykman, Rudolf Kjellén, Karl Haushofer, Friedrich Ratzel) schierati su due fronti. E’un confronto tra mare e terra che vede nella conquista iniziale del dominio alternativamente sull’heartland o sul rimland le due differenti interpretazioni e scuole di pensiero (anglosassone e tedesca). Sono proprie queste dottrine geopolitiche che ispirano le scelte strategiche delle grandi potenze per tutto il secolo appena trascorso, condizionando le due guerre mondiali, la guerra fredda ed i maggiori conflitti che seguono il secondo dopoguerra (Corea, Vietnam, Afghanistan, Golfo Persico). All’inizio del XIX Secolo con l’impresa dei Fratelli Wright prende il via la conquista della terza dimensione. L’aeroplano, che inizialmente nella migliore delle ipotesi poteva apparire come un mezzo in grado di offrire al potere terrestre ed al potere navale solo una piccola capacità militare aggiuntiva, si sviluppa in una progressione esponenziale che non conosce precedenti nella storia dell’evoluzione della scienza e della tecnica, dove dottrina e tecnologia si rincorrono e si stimolano vicendevolmente. Con i progressi del mezzo aereo si sviluppa la dottrina che vede in Giulio Douhet il principale precursore ed ispiratore, tanto che molte delle sue intuizione restano tuttora valide. L’affermazione del potere aereo ad un livello che lo pone a pari dignità rispetto a quello delle due forze di superficie non riesce, tuttavia, a modificare o a far evolvere le teorie geopolitiche classiche. Questo non solo per una sorta di “miopia” dei più autorevoli interpreti, ma anche per questioni di approccio metodologico: il potere aereo non ha alle sue spalle una “storia” a cui attingere e fondamentalmente la geografia classica del tempo guarda solo alla dimensione piana. Lo sviluppo del potere aereo e della dottrina aerea dall’origine ai nostri giorni viene osservato attraverso sei periodi storici che caratterizzano le fasi della sua evoluzione: il periodo pionieristico dal 1880 al 1910 dove dapprima gli aerostati e poi l’aeroplano gettano le basi verso la conquista della terza dimensione; il periodo dal 1911 al 1935 che caratterizza l’esordio bellico dell’aeroplano; la fase dal ‘36 al ‘45 quando attraverso il secondo conflitto mondiale l’impiego bellico del mezzo aereo si espande, si consolida e si afferma sulla scena internazionale; il dopoguerra che contraddistingue l’intero arco della guerra fredda con le guerre per il dominio sul rimland e sull’heartland; la fase di transizione dal 1990 al 2003 che dopo la caduta del Muro di Berlino segna la trasformazione degli scenari e delle dottrine militari; e, l’ultimo periodo, dal 2003 ad oggi, sintesi di tutto quanto avvenuto in passato. Per ognuno di questi intervalli vengono evidenziati i momenti salienti che determinano l’affermazione del mezzo aereo dapprima quale supporto alle forze di superficie e poi, con la Seconda Guerra Mondiale ed il bombardamento di Hiroshima e Nagasaki come forza in grado di esprimersi in maniera autonoma sul piano strategico e persino di risolvere le sorti di un conflitto, come molti anni prima aveva predetto Douhet. Nonostante la forza delle teorie geopolitiche classiche, nei maggiori conflitti bellici del Novecento vengono premiate le potenze che meglio avevano compreso le capacità strategiche del mezzo aereo. All’evoluzione del potere aereo, racchiusa in un arco temporale relativamente breve (un secolo di storia), quando messa a confronto con quella del potere navale e terrestre, segue un’analisi delle linee di tendenza che caratterizzano la trasformazione degli scenari geopolitici. È in questi scenari che la dottrina aerea, insieme a quella terrestre e navale, deve oggi ed in futuro misurarsi. Sono gli scenari dei passato (conflitti ad alta intensità) a cui si aggiungono quelli delle operazione di pacificazione, in un contesto generale dove i riferimenti su cui poggiava il sistema westfalico dell’equilibrio delle forze sono in parte saltati. Le teorie geopolitiche classiche del XX Secolo, ispirate dalla contrapposizione tra potenze di mare e potenze di terra, sono venute meno per una serie di ragioni; tra queste ha certamente avuto un ruolo dominante l’evoluzione del potere aereo: il mezzo aereo ha di fatto annullato la dimensione geografica che un tempo rappresentava la base della competizione tra il treno e la nave per il dominio sul pianeta. Collegando l’evoluzione della dottrina aerea a quella degli scenari, è possibile giungere ad una comparazione tra potere terrestre, potere navale e potere aereo: il risultato stravolge le teorie geopolitiche classiche. Negli scenari ad alta intensità il potere aereo ha dimostrato di essere quasi sempre decisivo ed in taluni casi anche risolutivo. Il potere terrestre ed il potere navale non possono prescindere dal potere aereo, tanto che spesso comprendono organicamente segmenti di esso. Il potere aereo oltre a svolgere un ruolo di supporto essenziale per le forze di superficie, è anche in grado di operare in maniera indipendente. Si tratta quindi solo di capire in quali scenari e situazioni può effettivamente giocare questo ruolo e come deve essere utilizzato negli altri scenari.
  • XX Ciclo

Date

  • 2008-04-23T10:47:18Z
  • 2008-04-23T10:47:18Z
  • 2008-03-28
  • 1954

Type

  • Doctoral Thesis

Format

  • application/pdf

Identifier