• Studio dell'alimentazione di Mytilus Galloprovincialis (Lamark, 1819) e del suo impatto sull'ecosistema pelagico del golfo di Trieste
  • Minocci, Marco

Subject

  • Mytilus galloprovincialis
  • Plancton
  • Chaetoceros
  • Dinophysis
  • Pseudo-nitzschia
  • Contenuti stomacali
  • Clearance rate
  • METODOLOGIE DI BIOMONITORAGGIO DELL'ALTERAZIONE AMBIENTALE
  • BIO/07 ECOLOGIA

Description

  • 2009/2010
  • Scopo della ricerca è stata la stima dell’alimentazione di Mytilus galloprovincialis (Lamarck, 1819) in termini quali-quantitativi, al fine di valutare l’impatto delle mitilicolture sull'ecosistema pelagico del Golfo di Trieste nell’ambito del progetto SosteMiTs (Sostenibilità della Mitilicoltura Triestina). L’alimentazione dei mitili è stata studiata mediante l’analisi dei contenuti stomacali al fine di individuare le prede preferenziali del mitilo. Tali analisi sono state integrate da informazioni sulle abbondanze dei diversi gruppi planctonici in colonna d’acqua per definire l’eventuale selettività e le preferenze trofiche nelle diverse stagioni e da analisi qualitativa sulle feci prodotte in laboratorio per la stima degli organismi digeriti dal mitilo. Il lavoro è stato effettuato sia tramite raccolta di dati in campo che con prove sperimentali di laboratorio. Tutte le analisi sono state eseguite presso il Dipartimento di Oceanografia Biologica (BIO) dell’ OGS di Trieste. L’analisi dei campioni d’acqua ha sottolineato il significativo impatto dei mitili sul popolamento planctonico sia in termini di abbondanza che di biomassa. La dieta dei molluschi è risultata molto varia, comprendendo un ampio spettro di prede sia dal punto di vista qualitativo (111 taxa) che dimensionale (tra circa 4.7 µm e 700 µm). La maggior parte degli organismi osservati nei contenuti stomacali è risultata appartenere alla componente autotrofa del popolamento planctonico ma è stata evidenziata l’importanza della componente eterotrofa micro- e mesozooplanctonica. I risultati delle analisi dei contenuti stomacali comparati alla disponibilità nell’ambiente naturale hanno evidenziato una selezione positiva nei confronti di alcune specie di diatomee, di dinoficee e di altri gruppi di protozoi ed una negativa per altre diatomee come Chaetoceros e Bacteriastrum (coloniali e provviste di setae) e di un unico dinoflagellato (Ceratium). Gli esperimenti condotti in laboratorio hanno permesso di stimare il volume filtrato dal mitilo, valori compresi tra 0.8 e 5 L/h, che è risultato correlato essenzialmente con la densità della preda offerta.
  • XXIII Ciclo
  • 1976

Date

  • 2011-05-19T10:38:36Z
  • 2011-05-19T10:38:36Z
  • 2011-04-22

Type

  • Doctoral Thesis

Format

  • application/pdf

Identifier